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Al bando le auto troppo inquinanti!

Alcuni dei cosiddetti SUV potrebbero scomparire dalle strade svizzere Keystone

Proibire la vendita di automobili inquinanti e pericolose. È quanto chiede un'iniziativa popolare che ha raccolto circa 150'000 firme e che è stata consegnata lunedì alla Cancelleria federale. Minacciato circa un veicolo nuovo su 10.

Chi brama una Ferrari o una Lamborghini dovrà forse affrettarsi: in un futuro prossimo acquistare queste automobili potrebbe non essere più possibile.

I promotori dell’iniziativa denominata “Per veicoli più rispettosi delle persone” sono infatti riusciti a raccogliere 147’000 firme a sostegno della loro richiesta, depositata il 25 agosto alla Cancelleria federale.

Il popolo svizzero dovrà quindi pronunciarsi sulla messa al bando della vendita di automobili troppo inquinanti o che rappresentano un pericolo per gli altri utenti della strada, a causa del loro peso e della loro forma.

L’iniziativa, battezzata in un primo momento “Iniziativa anti 4×4”, è stata promossa in particolare dalla sezione giovanile del partito dei Verdi.

Bastien Girod, parlamentare federale ecologista, stima che la proposta è tutto fuorché estremista: “L’iniziativa prevede delle eccezioni e riguarda solo le auto nuove. Chi è proprietario di un veicolo che non rispetta le norme potrà continuare ad utilizzarlo”.

Ripiegare su versioni meno potenti

I promotori dell’iniziativa hanno esaminato i 273 modelli e le 4’923 versioni in commercio attualmente in Svizzera. Se la proposta fosse accettata, il 13% delle auto vendute tra la primavera 2007 e quella 2008 risulterebbero fuori norma.

I venditori di Lamborghini, Aston Martin, Ferrari e Rolls Royce dovrebbero verosimilmente chiudere bottega. Nessuno dei modelli di queste quattro case rispetta infatti le prescrizioni e difficilmente i costruttori di un’auto come la Lamborghini Murciélago (21,3 litri ogni 100 km e 495 grammi di CO2 ogni km) riuscerebbero ad adattare il loro bolide alle norme.

Nella lista figurano naturalmente pure molti SUV (“Sport Utility Vehicles”, in pratica i 4×4). Per diverse marche e modelli, gli acquirenti potranno comunque ripiegare su versioni meno inquinanti: chi vuole un’Alfa 159 dovrà ad esempio optare per il motore di 2,2 litri piuttosto che per quello di 3,2.

Al bando anche numerosi veicoli diesel, sprovvisti di filtro antiparticolato. In questo caso, però, i fabbricanti dovranno adattarsi anche se l’iniziativa dovesse fallire: dal settembre del 2009, potranno essere importate in Svizzera solo automobili con lo standard EURO 5, un’esigenza impossibile da rispettare senza un simile filtro.

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Un’iniziativa inopportuna

Secondo le stime dei promotori dell’iniziativa, il 7% degli acquirenti dovrà comperare un modello completamente diverso da quello desiderato, mentre il 6% dovrà accontentarsi di una versione adattata alle nuove norme.

Dal canto suo, l’associazione degli importatori svizzeri di automobili definisce l’iniziativa “inopportuna”, poiché in Svizzera le vendite di auto particolarmente inquinanti non sono significative.

“I camioncini e i SUV sono molto popolari negli Stati Uniti e dominano il mercato. In Svizzera la situazione è diversa, soprattutto per quanto concerne i camion leggeri. Per questa ragione non credo che una simile misura possa avere un impatto importante”, sostiene Andreas Burgener, direttore di Auto Svizzera.

Inoltre, visti i prezzi della benzina e la crescente sensibilità ecologica, la tendenza “in Svizzera e in Europa è già di scegliere automobili piccole e di preferire il diesel rispetto alla benzina”, aggiunge.

Eccezioni

Dubbi sono poi già stati sollevati sull’apparato amministrativo che dovrà essere creato per esaminare le richieste di deroga, ad esempio da parte di quelle persone che hanno bisogno di un veicolo non in norma per effettuare determinati lavori o trasporti.

Bastien Girod è però convinto che le eccezioni saranno molto rare: “Se guardiamo la lista delle auto toccate dalla misura, ci si rende conto che la scelta rimane ampia. Vi sono molte automobili potenti, tra cui anche dei 4×4, che rispettano le norme”.

A livello federale e cantonale, esistono già alcune misure per stimolare l’acquisto di veicoli a basso consumo energetico.

Etichetta ambiente e imposte

“Stiamo sviluppando un’etichetta ambiente, che dovrà sostituire l’attuale etichetta energia per le automobili. Questo nuovo ‘marchio’ terrà conto non solo dell’efficienza energetica di un veicolo, ma anche degli altri influssi sull’ambiente, ad esempio l’inquinamento sonoro o gli effetti sulla qualità dell’aria”, spiega Jürg Minger, responsabile della sezione traffico dell’Ufficio federale dell’ambiente.

“L’etichetta – prosegue – potrebbe servire da base per l’introduzione di nuove misure, come una differenziazione delle tasse d’importazione. Ad esempio, un’auto della classe A potrebbe beneficiare di un bonus”.

In diversi cantoni è pure stato introdotto o è allo studio un sistema di bonus-malus sulla tassa di circolazione, che potrebbe a sua volta essere basato sull’etichetta ambiente.

Bastien Girod è convinto che simili incentivi siano positivi, ma che non bastano: “Chi vuole acquistare una grossa auto non è sicuramente frenato da una sovrattassa di qualche migliaio di franchi. La nostra iniziativa è tutto fuorché estremista, poiché è una delle prime che non prende assolutamente di mira il trasporto individuale”.

Gli importatori d’automobili, dal canto loro, hanno già annunciato che daranno battaglia: “Non prenderemo questa iniziativa alla leggera”, afferma Andreas Burgener. Il dibattito s’annuncia acceso ed appassionante.

swissinfo, Daniele Mariani

L’iniziativa popolare denominata “Per veicoli più rispettosi delle persone” chiede che gli autoveicoli messi in circolazione:

– non superino le 2,2 tonnellate di peso a vuoto

– non abbiano parti frontali troppo pericolose

– emettano una quantità di CO2 inferiore a 250 g/km, ciò che corrisponde a un consumo di 10,5 litri di benzina per 100 km

– siano equipaggiati di un filtro antiparticolato (motori diesel).

Eccezioni sono possibili nel caso in cui l’acquirente può dimostrare di aver assolutamente bisogno di simili autoveicoli.

Nel 2007, il consumo medio delle automobili nuove immatricolate in Svizzera era di 7,43 l/100 km, in calo di 0,19 l rispetto all’anno precedente e di 1 l rispetto al 2000.

Il Dipartimento federale dei trasporti e dell’energia e gli importatori d’automobili avevano stabilito come obiettivo 6,65 l/100 km per il 2007.

Questo obiettivo non è stato raggiunto principalmente a causa dell’aumento del peso medio delle automobili, cresciuto di 139 kg tra il 2000 e il 2007.

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