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Agnelli e Hoepli, percorsi incrociati

Editoria tra Svizzera e Italia, una mostra a Lugano sulla storia di due famiglie. Agnelli e Hoepli

Due famiglie, una svizzera e una italiana, accomunate dalla medesima passione per l'editoria, ma con due destini diversi raccontati in una mostra a Lugano.

L’esposizione illustra le vicende degli Agnelli di Milano, trasferitisi a Lugano nel Settecento, e degli Hoepli che nell’Ottocento lasciano il canton Turgovia alla volta del capoluogo lombardo.

“Editoria tra Svizzera e Italia” – questo il titolo ufficiale della mostra – mette in luce in modo ricco ed accurato, i percorsi oltre frontiera e molto diversi tra loro, di due grandi famiglie di stampatori ed editori.

Percorsi diversi non solo per il periodo storico in cui si sviluppa la loro storia, ma anche per estensione temporale. Di breve durata, infatti, la storia degli Agnelli a Lugano, soffocata dai moti controrivoluzionari della Lugano di fine Settecento che culminano con la distruzione, nel 1799, della tipografia. Perdura con successo ancora oggi, invece, l’avventura degli Hoepli a Milano.

La straordinaria e coraggiosa esperienza delle due famiglie ha dunque ispirato un evento espositivo ideato e curato dall’architetta Paola Piffaretti, che avevamo già incontrato a Venezia quando la mostra era stata presentata nello Spazio culturale svizzero. L’evento, e questo è un altro importante legame di unione, è stato reso possibile anche grazie agli scambi culturali italo-svizzeri.

Gli Agnelli nel Settecento a Lugano

La prima tipografia della Svizzera italiana viene aperta dai fratelli Agnelli, stampatori attivi a Milano da oltre un secolo, a Lugano nel 1746. Con le sue relazioni con il territorio della Svizzera italiana, il suo coinvolgimento nei dibattiti e nelle controversie italiane e europee e la sua forte interazione con la realtà politica culturale ed economica della penisola, la tipografia Agnelli fu parte costitutiva dell’editoria lombarda e italiana del Settecento.

“La sua apertura nella Lugano di quell’epoca – spiega Domenico Lucchini – esprime il tentativo di una famiglia di editori e stampatori attivi nella capitale lombarda da oltre un secolo, di dare nuova linfa a un commercio che la Milano dell’epoca costringeva entro orizzonti piuttosto limitati”.

Il valore delle pubblicazioni Agnelli – sottolinea dal canto suo Padre Callisto Caldelari, autore di un’opera dedicata alla famiglia lombarda – non risiede tanto nella qualità della stampa, ma piuttosto nei loro contenuti. “Molti sono testi antigesuitici o di carattere religioso e sociale che difficilmente avrebbero avuto il nullaosta negli stati confinanti”. Con la loro attività editoriale, gli Agnelli diedero un grande contributo al dibattito culturale.

Gli Hoepli dall’Ottocento a Milano

Ulrico Hoepli, il caso più emblematico di immigrazione straniera in Italia, dà origine nel 1870 alla sua attività editoriale, la cui fortuna arriva fino ai nostri giorni ed è gestita dalla quinta generazione. Ulrico Hoepli è stato una delle figure più innovative dell’editoria europea e la mostra luganese ne mette in luci i tratti poco noti.

La storia della casa editrice Hoepli inizia il 7 dicembre 1870, giorno di Sant’Ambrogio, quando Ulrico arriva a Milano per acquistare una libreria situata nel centro della città. Giovane, ma non inesperto – come puntualizzano i curatori della mostra – giunge nel capoluogo lombardo senza aiuti e senza un’approfondita conoscenza non solo della cultura e della letteratura, ma neppure della lingua italiana.

“In poco tempo Hoepli riesce a rappresentare – osserva Domenico Lucchini – un saldo punto di riferimento per la borghesia milanese colta. Nella sua bottega, oltre a essere reperibile un’ingente quantità di libri di letteratura, di scienze e di belle arti in tutte le lingue, e specialmente tedeschi, inglesi e francesi, confluivano anche sempre più numerosi gli uomini di cultura, letterati e soprattutto tecnici e scienziati”.

Un ricco percorso espositivo

Il progetto espositivo, nato a Venezia l’anno scorso, a Lugano ha assunto una dimensione più ampia. “Qui a Lugano – spiega a swissinfo Paola Piffaretti – è molto più grande rispetto alla proposta veneziana. Gli spazi di Villa Ciani ci hanno permesso di arricchire e completare la mostra, legandola in modo particolare al territorio”.

In effetti non si tratta di un percorso itinerante – l’evento espositivo avrà una sua conclusione a Milano il prossimo autunno – ma di una mostra che si rinnova intrecciando legami con la realtà locale. “Ogni mostra – aggiunge Piffaretti – è un episodio a sé stante, nuovo nei contenuti e capace ogni volta di riservare sorprese perché, appunto, attinge ai patrimoni locali”.

Documenti inediti e foto d’epoca provenienti dall’ Archivio Hoepli di Milano completano l’offerta espositiva luganese, il cui materiale proviene per la stragrande maggioranza dal Ticino. Negli archivi storici ticinesi sono infatti conservate opere Hoepli andate perse a Milano, quando l’archivio e il magazzino della casa editrice furono bombardati nel 1942.

La mostra, allestita puntando sulla sobrietà, invita a viaggiare attraverso le vicende editoriali delle due famiglie, su ali di carta. A Villa Ciani l’inizio dell’esposizione è infatti segnata da fogli sospesi di carta pregiata, pagine bianche e stampate, che invitano alla lettura, come se il visitatore facesse parte lui stesso del grande libro della storia.

swissinfo, Françoise Gehring, Lugano

La mostra “Editoria tra Svizzera e Italia” associa i nomi di due famiglie, gli Agnelli e gli Hoepli, milanesi i primi, turgoviesi i secondi, attivi in due epoche completamente diverse: gli Agnelli nella seconda metà del Settecento, gli Hoepli dall’ultimo quarto dell’Ottocento fino ad oggi.

L’unico elemento comune ai due casati è quello di avere operato entrambi nel campo dell’editoria. Sul piano storico e temporale non esiste nessun legame tra la stamperia Agnelli e la casa editrice Hoepli.

L’abate Gianbattista Agnelli († 1788) e l’omonimo nipote suo successore hanno operato a Lugano nella seconda metà del Settecento, mentre il capostipite degli editori Hoepli, Ulrico Carlo e la sua discendenza appartengono alla storia dell’editorìa contemporanea.

A Villa Ciani, fino al 25 maggio 2008, le vicende delle due famiglie di stampatori ed editori sono presentate da oltre un centinaio di volumi che ne raccontano storia e curiosità da un profilo tematico. I libri in mostra che documentano la loro attività e la loro storia sono dunque esposti in due distinte sezioni.

Per gli Agnelli l’interesse è rivolto ai contenuti e alle curiosità delle pubblicazioni in relazione alle dispute dell’epoca, nonché sulle false edizioni.

Per le edizioni Hoepli sarà sicuramente apprezzata la qualità dei volumi, l’estetica, il prestigio degli autori con i quali gli editori intrattenevano rapporti di amicizia. Famosi i manuali, di ogni genere, che hanno contribuito al successo della casa editrice.

La mostra ha due appendici presso la Biblioteca salita dei Frati e la Biblioteca cantonale a Lugano.

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