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Rinnovato il trattato franco-tedesco

Angela Merkel e Emmanuel Macron hanno firmato il trattato di Aquisgrana, che rilancia l'amicizia e la collaborazione franco-tedesca. Si tratta dell'intesa che rilancia il contratto dell'Eliseo, che nel 1963 fu firmato da Korad Adenauer e Charles de Gaulle.

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Aquisgrana, capitale del Sacro Romano Impero: la scelta del luogo non poteva essere più pomposa da parte di Angela Merkel e di Emmanuel Macron per firmare il trattato che punta a rilanciare l’asse franco-tedesco.

Solo che l’attuale presidente francese e la cancelliera tedesca – sottolineano i più maligni tra gli osservatori – non sono né De Gaulle né Adenauer. Tantomeno nessuno dei due appare come un Carlo Magno, in grado di ricompattare sotto la loro leadership un’Europa che si avvicina alle elezioni di maggio lacerata da spinte centripete.

Merkel e Macron firmano il Trattato che rilancia quello dell’Eliseo, firmato da Charles De Gaulle e Konrad Adenauer nel 1963.

Trattato formale

Presentata da Berlino e da Parigi con la fanfara, la firma del trattato – che punta ad approfondire la collaborazione in campo economico, sociale, politico, culturale e tecnologico, climatico e ambientale – arriva di fatto in un momento in cui sembrano aver perso slancio le prospettive di una riforma nel senso di una maggiore integrazione europea. E per svariati analisti internazionali, tra cui l’Economist, il trattato non sembra avere la forza necessaria per cambiare la rotta ma rischia invece di essere un passo più formale che di sostanza.

Il trattato è stato siglato in tarda mattinata nella sala dell’Incoronazione dello storico pazzo municipale di Aquisgrana.

Un trattato, 15 progetti

Germania e Francia si sarebbero accordate su un elenco di 15 progetti da implementare subito, e da aggiungere al trattato di Aquisgrana. Fra questi ci sarebbe la chiusura della centrale atomica di Fessenheim, la più vecchia della Francia e ritenuta rischiosa; progetti ferroviari per le zone di confine, un impegno comune per la regolamentazione degli standard Ue sui servizi finanziari e l’istituzione di un gruppo di lavoro di alto livello sulla politica energetica.

“Giorno significativo”

Oggi è un giorno molto significativo per i rapporti franco-tedeschi”, “significa che vogliamo andare avanti mano nella mano”. Così la cancelleria Angela Merkel, parlando ad Aquisgrana.

Alla luce della storia del passato, e della inimicizia passata fra i due Paesi, “questo non è scontato”, ha continuato. Dopo la seconda guerra mondiale, portata dalla Germania in Europa, c’è stata la riconciliazione, e poi l’amicizia, ha spiegato. “E questo non potrebbe renderci più felici”, ha concluso Merkel.

Proteste e fischi

Circa 120 gilet gialli hanno protestato a margine della firma del trattato dell’amicizia franco-tedesco. Secondo l’agenzia tedesca Dpa si sarebbe trattato per la maggior parte di cittadini tedeschi.

I gilet gialli, che da mesi agitano la Francia e chiedono le dimissioni di Emmanuel Macron, hanno contestato in particolare il presidente francese e la cancelliera Angela Merkel, con fischi e slogan, all’arrivo.

Due leader indeboliti

Il patto arriva proprio nel momento di massima debolezza dei due leader, sia in Europa sia a casa propria: Macron con indici di popolarità ai minimi e Merkel non più alla guida del suo partito, la Cdu, e con una data di scadenza già fissata per il suo cancellierato. Intanto, la Germania ha nei fatti depotenziato, insabbiandola, la spinta riformatrice della parabola iniziale di Macron, che nel suo discorso della Sorbona del 2017 chiedeva più coraggio per una maggiore integrazione dell’eurozona. E’ andata a finire con le ambizioni francesi azzoppate a Bruxelles in sede di Consiglio europeo.

Quanto allo stesso Macron, ha finito per depotenziarsi da solo, con la sua percepita distanza dalla gente comune, con la gestione della rivolta dei Gilet gialli e, tra le varie cose, con la successiva decisione di tornare a sforare i parametri europei sul deficit, allontanandosi dalla linea rigorista tradizionalmente perseguita dalla Germania. 




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