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A Locarno prendono forma le orme di Leonardo

Il Castello Visconteo a Locarno sotto riflettori internazionali swissinfo.ch

L’ipotesi secondo cui il Rivellino del Castello Visconteo sia stato progettato e realizzato da Leonardo da Vinci è sempre più concreta.

A conferma dello studio di Marino Viganò ci sono nuove attestazioni, tra cui quella del direttore del Centro Studi su Leonardo a Los Angeles.

Il professor Carlo Perdetti, direttore del “The Armand Hammer Center for Leonardo Studies” (Università di California), ha infatti confermato in una lettera “le argomentazioni convincenti” della ricerca di Viganò che apre la possibilità ad “uno straordinario recupero archeologico”.

Gli ha fatto eco Domenico Taddei, ospite della Città che ha organizzato un pomeriggio di presentazione, affollatissimo. Taddei, presidente del consiglio scientifico dell’Istituto italiano dei castelli, non ha infatti esitato a sottolineare il “rigore scientifico della ricerca, verificabile attraverso i documenti”.

Orizzonti internazionali



Se l’ipotesi di Marino Viganò dovesse essere suffragata da ulteriori conferme, per Locarno si aprirebbe una stagione di rilancio culturale e turistico in grande stile. Ne è consapevole il sindaco di Locarno Carla Speziali. E il console generale di Svizzera a Milano Marco Cameroni, che ha ricordato i profondi legami storici e culturali che uniscono Ticino e Lombardia.

Locarno, dunque, non solo capitale internazionale del cinema, ma probabilmente anche custode dell’unico monumento disegnato da Leonardo tuttora esistente. “Indipendentemente dalla paternità dell’opera – ha evidenziato Viganò – rimane il valore eccezionale intrinseco del rivellino”.

Valore, per la verità, già riconosciuto ora. Il Castello Visconteo e Casorella sono infatti stati integrati nell’Associazione Castelli e Ville aperte della Lombardia, che organizza visite sul territorio vendute anche negli Stati Uniti. Locarno entra così in un circuito internazionale di sicuro rilievo.

L’affascinante ipotesi “leonardesca” ha del resto suscitato interesse anche a Roma; una rete televisiva italiana si è già fatta avanti per girare un documentario sul baluardo edificato a difesa dell’ala orientale del Castello Visconteo.

Dalla valorizzazione all’enoteca



Nessuno, dunque, dubita della necessità di valorizzare il monumento. “Al di là delle ulteriori conferme – ha osservato Bernhard Furrer, presidente della Commissione federale dei monumenti storici e docente all’Accademia di Architettura di Mendrisio – la scoperta va ben oltre i confini locali”.

“Non solo il comune, ma anche il Cantone e la Confederazione – ha aggiunto Furrer – devono avere l’obbligo morale di sostenere il completamento di questo lavoro di indagine”. Dopo la ricerca storica occorre infatti procedere ad analisi scientifiche di grande precisione.

L’Accademia di Architettura è pronta a collaborare nelle fasi che si succederanno. Anche a partire dal recupero: un’enoteca, il cui progetto presentato negli anni Novanta è stato illustrato da uno dei proprietari del Castello (il Rivellino si situa infatti su una proprietà privata), ossia l’architetto Paolo Sciolli.

“Questa scoperta di dimensione internazionale – ha ribadito Furrer – va inserita nella realtà cittadina. Il recupero del monumento e la futura enoteca andrebbero inseriti in un progetto territoriale che coinvolga tutta la città”.

Un cantiere che si apre



Rivellino “affaire à suivre”? Sicuramente. In vista della valorizzazione e della restaurazione del baluardo il Municipio intende infatti coinvolgere Cantone e Confederazione.

I passi che ora la Città dovrà compiere sono diversi: a cominciare dall’acquisizione del fondo e, successivamente, al recupero del monumento, che potrebbe comportare l’abbattimento di edifici. Si tratta di un notevole investimento che attualmente non è però ancora quantificabile.

Ma la luce del genio universale sembra già illuminare la città.

swissinfo, Françoise Gehring, Locarno

Nel 1507 su ordine del “grand maître” Francia Charles D’Amboise Leonardo progetta e costruisce il baluardo locarnese.
Il Rivellino è una comproprietà suddivisa in quattro quote
Negli anni Novanta era stato chiesto un parere alla Città in vista della trasformazione del Rivellino in un’enoteca.

La ricerca di Marino Viganò “Leonardo a Locarno” molto probabilmente sarà pubblicata. Riccardo Carazzetti, direttore dei servizi culturali della Città, ha più volte sottolineato il valore storico e scientifico dello studio. Pure evidenziata l’importanza di uno studio esaustivo sul complesso del
Castello Visconteo.

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