Prospettive svizzere in 10 lingue

2005: triste primato per l’aiuto umanitario

Rifugiati africani fanno la fila per il cibo a Melilla, enclave spagnola in Marocco. Keystone

Il maremoto in Asia e il terremoto in Pakistan hanno fatto del 2005 un anno record per l'aiuto umanitario svizzero.

In occasione della Giornata annuale dell’Aiuto umanitario, la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey ha chiesto “una vera legge sull’immigrazione”.

“Lo scorso anno – ha dichiarato Toni Frisch, capo del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) in occasione della Giornata annuale dell’Aiuto umanitario – il 50% del nostro lavoro è stato assorbito dalla ricostruzione e il 30% dall’aiuto d’urgenza”.

“Nel solo Sri Lanka – paese colpito duramente dallo tsunami del 26
dicembre 2004 – sono state ricostruite 110’000 case”.

“La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), il Corpo svizzero di aiuto umanitario e i nostri partner sono stati confrontati a un’enorme sfida”.

Nel 2005 la DSC e il CSA hanno totalizzato 34’879 giornate di lavoro. Per le operazioni d’intervento hanno avuto a disposizione circa 280 milioni di franchi.

Un mondo sempre più complesso

“Le catastrofi naturali si susseguono con maggiore frequenza e le crisi durano più a lungo”, ha affermato Frisch a swissinfo.

“Il mondo è diventato più complesso. Ci sono molti gruppi attivi nell’aiuto umanitario, ma diversi di loro non sono qualificati o non sono preparati per svolgere questi compiti”, ha aggiunto.

Per Frisch, lo Tsunami nel Pacifico e il terremoto dell’ottobre 2005 in Pakistan hanno fatto passare ingiustamente in secondo piano i problemi che affliggono l’Africa.

In alcune regioni del continente nero si è confrontati con tre minacce contemporaneamente: governi corrotti, difficoltà di approvvigionamento e diffusione incontrollata di malattie infettive quali l’Aids.

Aiutare sul posto

Alla manifestazione organizzata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) hanno partecipato oltre 800 invitati, tra cui numerosi rappresentanti di missioni diplomatiche e i principali partner della DSC.

Presente anche la consigliera federale Micheline Calmy-Rey, che nel suo intervento ha sottolineato come il ricco Nord continuerà a rappresentare anche in futuro un obiettivo per le persone in fuga.

“Nel mondo si calcola che vi siano 20 milioni di profughi, mentre altri 175 sono migranti – ha dichiarato la ministra degli esteri -. La svizzera, ha sottolineato, s’impegna per il rimpatrio di queste persone”.

Tuttavia, affinché simili misure abbiano successo, bisogna anche ricostruire le regioni colpite dalle devastazioni.

Pensiero globale, ma azione settoriale

Proseguendo, la direttrice del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha parlato delle sfide che portano con sé le migrazioni e ha criticato la revisione della Legge sugli stranieri e sull’asilo, esprimendo seri dubbi sul fatto che esse rispettino i diritti umani.

A suo avviso, “Non è sicuro che queste norme – sulle quali il popolo si
esprimerà entro la fine dell’anno – rispettino principi quali la dignità della persona, i diritti umani e l’uguaglianza davanti al diritto”.

“Il nostro pensiero è globale, ma la nostra azione resta settoriale – ha affermato Calmy-Rey – di conseguenza le decisioni che prendiamo riguardano unicamente gli stranieri, l’asilo, la politica europea o il mercato del lavoro”.

“Non disponiamo di un’istituzione consacrata ai differenti aspetti della migrazione e ci manca una vera legge sulla migrazione”, ha concluso la ministra.

swissinfo e agenzie

Nel 2005 la Svizzera ha destinato 2,2 miliardi di franchi per l’aiuto allo sviluppo.
Ciò che corrisponde allo 0,44% del prodotto nazionale lordo (PNL).
Nella cifra sono compresi 278,5 milioni di franchi per la riduzione del debito di Iraq, Congo e Nigeria.

La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) è l’agenzia del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) preposta alla cooperazione internazionale.

Oltre ai propri progetti, la DSC sostiene programmi di organizzazioni multilaterali e finanzia programmi di organizzazioni umanitarie svizzere ed internazionali.

La DSC focalizza il suo impegno su 17 paesi prioritari e 8 programmi speciali in Africa, Asia ed America latina. Circa 750 progetti sono attualmente in via di realizzazione.

La DSC fornisce le sue prestazioni avvalendosi di oltre 550 collaboratrici e collaboratori in patria e all’estero e di un budget annuo di 1,3 miliardi di franchi (2005).

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR