Prospettive svizzere in 10 lingue

“Un paradiso per l’eternità?”

Il Parco Ciani a Lugano, uno dei protagonisti dell'Anno del Giardino 2006 swissinfo.ch

E' il suggestivo titolo dell'Anno del Giardino 2006 voluto e sostenuto da numerose organizzazioni svizzere vicine alla tutela del paesaggio e dei beni culturali.

In tutta la Svizzera vengono presentati 250 spazi aperti e progetti di architettura del paesaggio per mostrare al grande pubblico la bellezza e la diversità dei giardini e dei parchi storici e contemporanei.

Anche in Ticino, tra il 20 e il 21 maggio, si accenderanno i riflettori su parchi e giardini (in totale cinque), con caratteristiche e funzioni diverse ma accomunati dalla bellezza e dalla cura dello spazio verde.

E “cura” – spiega a swissinfo Francesca Kamber Maggini, architetta paesaggista e coordinatrice per il Ticino dell’Anno del giardino – è una delle parole chiave.

Negli ultimi decenni, infatti, l’architettura del paesaggio svizzera si è fatta valere in tutta l’Europa per la creatività, l’attenzione verso l’ambiente circostante, lo spirito innovativo nella valorizzazione e l’attenzione al dettaglio.

Democrazia tra i fili d’erba

Quando si parla di giardini si pensa spesso all’Inghilterra, con quegli angoli un po’ selvatici e romantici dei “cottage”, alla Francia con la sua “grandeure” o all’Italia, a tratti barocca. Ma esiste una tradizione svizzera dei giardini?

“I giardini sono dei beni culturali; sono influenzati dalla cultura indigena ma anche da mode e tendenze provenienti da tutta l’Europa. I giardini svizzeri – annota l’esperta – si distinguono tradizionalmente per l’assenza della società nobile e per le dimensioni contenute, anche a causa della morfologia particolare del nostro territorio”.

“Da noi mancano i grandi giardini reali come li troviamo nei paesi vicini. In questo senso – aggiunge Francesca Kamber Maggini – anche il giardino rispecchia la cultura democratica del nostro paese. Abbiamo una grande varietà di giardini contadini e borghesi”.

Lo specchio verde del Ticino

L’architetta paesaggista non ha dubbi: il Ticino ha una tradizione molto ricca: “Da un lato i giardini contadini e di produzione, d’altro lato i giardini borghesi delle valli, purtroppo un po’ dimenticati. Senza dimenticare i giardini, in parte anche famosi, delle ville dei laghi”.

“Tutta la cultura dei giardini in Ticino, con elementi importati da tutto il mondo – aggiunge Francesca Kamber Maggini – è anche espressione dell’emigrazione e del turismo, ambedue fenomeni tipici del nostro Cantone. I giardini rispecchiano ovviamente anche il particolare clima insubrico che si manifesta attraverso la grande varietà vegetale, possibile solo da noi”.

La vista in cinque giardini – tra cui anche il Parco Ciani di Lugano, un parco storico creato a partire dal 1840 – permetterà alla popolazione di apprezzare non solo il giardino in quanto tale, ma anche il progetto che ne è all’origine.

E, quindi, di scoprire il ruolo dell’architetto paesaggista chiamato sempre di più a trovare delle soluzioni nello spazio urbano, ad individuare delle forme di dialogo tra spazio interno ed esterno, spazio pubblico e privato.

L’architetto paesaggista non si occupa solo di progettare e realizzare nuovi giardini, ma anche di proteggere e assicurare lo sviluppo e la manutenzione di parchi e giardini già esistenti. Perché i giardini sono un bene culturale con una propria storia e tradizione.

Il valore culturale…

Come sono cambiate, negli ultimi anni, la progettazione e la concezione dei giardini? “Il giardino naturale – osserva l’architetta – ha conosciuto un deciso sviluppo negli anni Ottanta-Novanta. L’attuale e accresciuta consapevolezza del valore culturale del giardino, gli conferisce una forza maggiore: c’è più sensualità, più spazio per gli aspetti percettivi”.

“E’ comunque rimasta, in maniera generale, l’attenzione verso la natura. E spesso nei giardini contemporanei si riscontra, appunto, la ricerca dell’armonia tra elementi naturali e espressioni architettoniche chiare, spesso anche legate a funzioni particolari”.

In un periodo dove lo stress è pane quotidiano, che posto occupa il giardino? “Sempre di più il giardino risponde alle esigenze del cittadino del nostro tempo e la sua importanza come rifugio per la vita privata aumenta”.

…e il valore produttivo

“La funzione rappresentativa del giardino – puntualizza ancora Francesca Kamber Maggini – è diminuita rispetto alla funzione di tempo libero, cioè di spazio per riposarsi e rigenerarsi. Il giardino offre spazio al movimento, al raccoglimento, allo stimolo dei nostri sensi e alle relazioni”.

“Del resto anche le aziende al passo coi tempi hanno capito che vale la pena investire in uno spazio esterno che non sia solo rappresentativo, ma che possa rispondere alle esigenze di ricreazione degli impiegati durante brevi pause dal lavoro per migliorare, non da ultimo, le loro prestazioni”.

L’Anno del giardino vuole anche essere l’occasione per fare conoscere il ruolo dell’architetto paesaggista, una professione ancora poco riconosciuta eppure in grado di proporre una nuova visione della gestione del territorio e delle sue risorse.

Architetti paesaggisti, come suggerito dalla Federazione, “operatori del paradiso”? Perché no! In fondo lo psicanalista svizzero Carlo Gustav Jung diceva che l’inconscio si specchia nel nostro giardino segreto, con i suoi lati ombrosi e con i suoi spazi magici. Così vicino all’anima e ad un passo, chissà, dall’eternità.

swissinfo, Francoise Gehring, Locarno

Nel 2006 ICOMOS Svizzera avrà portato a termine quasi integralmente il censimento nazionale dei giardini storici iniziato 10 anni fa.

Questa occasione ha dato lo spunto al Centro nazionale d’informazione per la conservazione dei beni culturali – NIKE insieme ad altre associazioni, per proclamare il 2006 l’Anno del giardino.

Durante l’intero anno numerose organizzazioni e istituzioni di tutta la Svizzera daranno vita a diverse azioni.

5 i giardini scelti in Ticino: Parco Ciani a Lugano, Villa Labirinto a Montagnola, Albergo Giardino di Ascona, Centro sportivo nazionale della gioventù a Tenero, UBS “Suglio” a Manno
Circa 250 gli spazi verdi che saranno visitati in tutta la Svizzera
In settembre, in occasione della Giornata europea del patrimonio, altri giardini verranno presentati al pubblico

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR