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75 anni fa gli USA bombardarono una città svizzera

Durante la Seconda guerra mondiale gli alleati bombardarono ripetutamente, per errore, località situate in Svizzera. Una svista particolarmente grave avvenne il 1° aprile di 75 anni fa: l'aviazione statunitense sganciò circa 400 bombe incendiarie ed esplosive sulla città di Sciaffusa, alla frontiera con la Germania.

Il 1° aprile 1944 una squadriglia di bombardieri statunitensi decollò dalla Gran Bretagna, con l’obiettivo di colpire la città tedesca di Ludwigshafen. Ma nonostante la buona visuale i piloti smarrirono la rotta, a causa di problemi al radar (una tecnologia inventata da poco) e finirono per sganciare 371 bombe su Sciaffusa, che credettero una città tedesca.

Kai Reusser / swissinfo.ch

Nel bombardamento morirono tra le 47 e le 60 persone, a seconda delle stime, e altre centinaia furono ferite. Quasi 500 persone rimasero senza tetto e migliaia persero il lavoro a causa della distruzione delle fabbriche. La città era ridotta a un cumulo di macerie.

Teoria del complotto: non fu un incidente?

Alla tragedia contribuì il fatto che gli abitanti di Sciaffusa erano abituati ai velivoli alleati che sorvolavano il territorio svizzero. Invece di fuggire nei rifugi antiaerei, gli abitanti scesero tranquilli in strada per osservare il passaggio dei bombardieri.

Schweizer Grenze: Aufgemaltes Schweizer Kreuz auf Hausdach
La popolazione dipinse croci svizzere sui tetti delle case, nella speranza che questo servisse a proteggerle dai bombardamenti. Photopress-Archiv

A lungo in Svizzera si raccontò che gli alleati volevano punire la Confederazione perché una delle fabbriche di Sciaffusa riforniva la Germania nazista con prodotti industriali. Oggi la ricerca storica è però unanime nell’affermare che si è trattato di un incidente. Gli Stati Uniti versarono un indennizzo di circa 50 milioni di dollari a Sciaffusa, parte dei quali ancora durante la guerra.

L’ignoranza omicida degli americani

Per proteggersi da simili malintesi la popolazione dipinse in seguito grandi croci svizzere sui tetti delle case. Gli statunitensi non sempre riconoscevano però il simbolo elvetico, come mostra l’esempio del bombardamento della cittadina svizzera di Stein am Rhein.

Dopo l’operazione, il comandante del bombardiere scrisse nel suo rapporto che durante il bombardamento della città tedesca di Ebingen (in realtà si trattava appunto di Stein am Rhein) aveva visto sui tetti quadrati rossi con grandi croci bianche. “Cosa sono?”, chiedeva l’ufficiale nel rapporto. Come molti altri piloti statunitensi, non sapeva che aspetto avesse una bandiera svizzera.

Durante la Seconda guerra mondiale gli alleati bombardarono circa 70 volte per errore il territorio svizzero. Gli ordigni caddero tra l’altro a Zurigo, Basilea, Sciaffusa, Stein am Rhein e in piccole località di vari cantoni.

Il servizio della Radiotelevisione svizzera:

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Traduzione dal tedesco: Andrea Tognina

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