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“Made in Switzerland”: un mito che cala insieme a Swissair?

Ancora sinonimo di qualità? All'estero ne sono convinti Keystone Archive

In Svizzera il mito di Swissair è uscito abbastanza malridotto dalle tempestose vicissitudini del recente passato. Ma qual è l'immagine della compagnia di bandiera elvetica all'estero? Abbastanza positiva, come hanno confermato a swissinfo alcuni esperti di aviazione stranieri.

“Il buon nome della compagnia di bandiera elvetica all’estero non è a rischio”. Questa l’opinione di Vinicio Gasparri, esperto di aviazione civile per il quotidiano economico italiano Il Sole 24 Ore. “La colpa delle difficoltà attuali di Swissair, specialmente tra gli addetti ai lavori, è chiaramente riconoscibile e sta nelle scelte operate dal precedente management” dice a swissinfo Gasparri. Ma con Corti ai comandi, che sta imponendo una giusta cura dimagrante alla compagnia, la Swissair ha delle buone chance per il futuro, specialmente perché possiede già standard di sicurezza superiori alla media. E poi, prosegue l’esperto italiano: “Storicamente Swissair è una compagnia altamente elitaria ed efficiente ed è questa la strada da percorrere”.

“La fusione Swissair-Crossair segue la rotta giusta. Innanzitutto comporta economie di scala notevoli, e poi l’apporto vitale di una compagnia come Crossair che ha raggiunto una delle prime posizioni in Europa per quanto riguarda i voli regionali”. Certo il quadro globale del trasporto aereo dopo gli attentati di New York e Washington impone dei ripensamenti strategici per tutte le compagnie che sono difficili da prevedere al momento. Anche perché la vera portata dei danni economici per il settore sarà percepita solo da qui a sei mesi. “Swissair ha comunque ancora delle carte da giocare sul mercato mondiale”.

Anche dalla Germania sentiamo voci incoraggianti: “Il prodotto Swissair gode ancora di una buona immagine, forse la migliore tra le compagnie europee”
ritiene il giornalista esperto di aviazione Jens Flottau. “Tuttavia, guardando più da vicino, ci si rende conto che la buona reputazione di Swissair riposa soprattutto sul servizio di prima classe. Anche Corti sa che lì deve fare qualcosa al più presto”. Ma la strategia annunciata lunedì è quella giusta: “Perché mai la Svizzera dovrebbe avere due compagnie aeree per un mercato così piccolo?”. La lezione è insomma che in futuro le piccole e medie compagnie non potranno più competere con giganti come British Airways, Lufthansa o Air France.

Resta buona anche in Francia l’immagine di Swissair, come sottolinea Pierre Condom, direttore della rivista Interavia. Ma con un’eccezione importante: gli utenti della linea Ginevra-Parigi, progressivamente abbandonata da Swissair. Per ciò che riguarda “l’affaire” AOM-Air Liberté, non avuto che un effetto marginale sulla tradizionale buona reputazione della compagnia di bandiera elvetica. I risvolti politici interni della faccenda hanno subito preso il sopravvento sulle eventuali colpe di Swissair.

Discorso un po’ diverso per i Belgi, che speravano in un vero e proprio miracolo di Swissair per risollevare le sorti già precarie della loro compagnia nazionale, la Sabena. “Pensavamo che un partner come Swissair avrebbe risolto i nostri problemi, spiega Patrick Anspack, redattore aeronautico del quotidiano finanziario L’Echo. “Siamo caduti dalle nuvole. Il nostro orgoglio nazionale ne
è rimasto ferito e diamo la colpa agli Svizzeri”. Ma nonostante ciò, l’immagine dell’alta qualità del servizio Swissair non è stata intaccata nemmeno tra i belgi, che non si sono messi a boicottare i voli Swissair per ripicca. In fondo, volando con le compagnie del gruppo Qualiflyer continuano ad accumulare punti.

Come a dire che ciò che importa per l’immagine di una ditta è pur sempre il prodotto e non le politiche di gestione.”L’immagine di una compagnia dipende dall’ultimo volo effettuato” così spiega ancora Pierre Condom. “La maggior parte dei viaggiatori prende l’aereo da una a tre volte l’anno e conserva perciò un’immagine di Swissair che spesso risale a qualche anno prima. Perché l’immagine non sia in contrasto con l’esperienza reale, bisogna che Swissair ritorni ad essere quella che era”.

swissinfo

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