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“L’adesione agevolata dell’Ucraina all’UE non è realistica”

Versailles
Keystone / Sarah Meyssonnier / Pool

A Versailles, i leader dell'UE hanno concluso che concedere l'entrata agevolata di Kiev nell'Unione sarebbe un torto verso gli altri Paesi. Deciso lo stanziamento di ulteriori 500 milioni di euro all'Ucraina per il sostegno militare.

Il risultato di ieri del vertice informale tra i leader UE che si sta tenendo a Versailles, in merito alla richiesta di adesione agevolata all’Unione europea dell’Ucraina, è “abbastanza equilibrato, mostra un chiaro percorso dell’Ucraina verso l’adesione”, “dà speranza, ma ancora è realistico”. Lo ha detto la prima ministra della Finlandia Sanna Marin, all’inizio del secondo giorno di incontri.

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“Naturalmente vanno soddisfatti tutti i criteri di adesione all’UE, esattamente come per gli altri paesi. Non si delinea una procedura diversa per l’Ucraina, speciale. Non c’è alcun percorso più veloce – ha segnalato Marin – ci sono molti altri paesi, con l’aspirazione a diventare membri e dobbiamo inviare un chiaro segnale che c’è un percorso”. 

Draghi: “Rispettare la cautela di altri Paesi”

Anche il premier italiano Mario Draghi si è espresso poco fa in merito. “Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento (sull’adesione dell’Ucraina all’UE, ndr) sarebbe di grande aiuto, ma dobbiamo anche rispettare la cautela di altri paesi, continuiamo a lavorare, man mano faremo altri progressi, l’Italia è molto a favore ma rispettiamo il trattato”.

“Nessuno si aspettava un linguaggio aperto per una immediata adesione” dell’Ucraina perché “non è nel nostro trattato, però c’è stato un progresso, ora si dice il Consiglio europeo sostiene la procedura di adesione, c’è una grande disponibilità da alcuni, una determinazione ad accelerare le procedure di adesione da altri e c’è cautela da parte di altri ancora”. “Le regole per entrare sono molto precise e prevedono un periodo lungo di riforme strutturali”, ha concluso Draghi che, parlando dell’incontro lo ha definito “un successo”.

A Versailles, i leader dell’Unione europea hanno inoltre accordato un ulteriore fondo pari a 500 milioni di euro in sostegno all’Ucraina.

Zelenski: “Sappiamo chi ci sostiene ma l’UE deve fare di più”

Il giorno dopo l’incontro avvenuto in Francia, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenski ha detto la sua. “Ieri c’è stato un incontro molto importante dei leader UE. Sappiamo cosa hanno detto, chi è intervenuto, chi ci ha sostenuto, chi è stato in silenzio e chi ha cercato di rendere la formulazione insufficiente per l’Ucraina: abbiamo bisogno di più forza”.

“Le decisioni dei politici devono coincidere con l’umore dei loro popoli, tra i quali c’è molto sostegno: almeno il 60% degli europei è a favore. L’UE deve fare di più per noi. Ce lo aspettiamo”, ha aggiunto il 44enne.

Il vertice di Versailles continua oggi e al centro delle discussioni ci sono gli accordi energetici con la Russia.

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