La televisione svizzera per l’Italia

“Certificato” è la parola svizzera dell’anno in italiano

telefonino con certificato covid
Difficile pensare ad altro in un anno come quello che sta per concludersi. © Keystone / Christian Beutler

Anche nel 2021, e non poteva essere altrimenti, le parole più significative dell'anno in Svizzera hanno a che fare soprattutto con il coronavirus.

Dal 2017, la Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) seleziona, dopo l’analisi di un vasto corpus di testi provenienti da varie fonti e proposte del pubblico, tre parole per ogni lingua nazionale, che hanno contraddistinto il dibattito pubblico.

Quest’anno in italiano ad aggiudicarsi il ‘trofeo’ è la parola certificato. Il certificato è stato, è (e sarà chissà per quanto tempo ancora) il mezzo che ha consentito a chiunque ne fosse in possesso di muoversi liberamente entro determinati spazi, rileva la ZHAW. Numerose discussioni, dibattiti si sono avuti su questo documento in formato cartaceo ed elettronico. 

Urgenza e exploit

Al secondo posto, la giuria di lingua italiana ha scelto la parola urgenza: in particolare quella climatica e – ancora una volta – quella legata al modo di affrontare il coronavirus.

Al terzo posto figura invece il termine exploit. Exploit che nel 2021 sono giunti soprattutto dal mondo dello sport. Nel calcio, la nazionale rossocrociata ha raggiunto i quarti di finale e per un soffio ha mancato la qualificazione alle semifinali; inoltre, si è qualificata ai mondali in Qatar ai danni dell’Italia campione d’Europa. Alle Olimpiadi di Tokyo la Svizzera ha conquistato 13 medaglie, di cui una di bronzo con il ticinese Noè Ponti nel nuoto. Sono quasi quarant’anni che mancava una medaglia olimpica in Ticino.

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Impfdurchbruch, iel e respect

In tedesco, le parole laureate sono nell’ordine: Impfdurchbruch, Starkregen e entfreunden. Impfdurchbruch si può tradurre letteralmente con “sfondamento del vaccino” e serve a descrivere un contagio al coronavirus di una persona vaccinata. Starkregen si riferisce invece alle forti precipitazioni che hanno contraddistinto gran parte dell’anno e in particolare il periodo estivo. Entfreunden è invece l’azione di togliere l’amicizia a qualcuno sulle reti sociali.

Per quanto concerne il francese, gli esperti hanno optato per iel, précarité e variants. Iel è un pronome impersonale legato all’identità di genere e formato dai due pronomi Il e Elle. Précarité vuol semplicemente dire precarietà, quella in particolare venuta alla luce in Svizzera con la pandemia. E variants, varianti. Quelle del coronavirus naturalmente.

In romancio, infine, le parole dell’anno sono respect, pazienza e tgira. Rispetto, pazienza e cura.

E se volete farvi un breve corso di romancio, potete scoprire le parole dell’anno in questa lingua nel servizio dei colleghi della Radiotelevisiun Svizra Rumantscha.

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