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Swisscom, affari in calo nel primo semestre e meno personale

Anche la chiusura dei negozi dovuta al coronavirus ha avuto il suo impatto. KEYSTONE/KPINL sda-ats

(Keystone-ATS) Affari in calo nel primo semestre per Swisscom: il maggiore operatore telecom elvetico ha visto scendere lievemente sia i ricavi che la redditività. Dall’organico sono anche spariti centinaia di posti di lavoro.

Il fatturato si è attestato a 5,4 miliardi di franchi, il 3,9% in meno dello stesso periodo del 2019, emerge da un comunicato odierno. Su base comparabile la contrazione è stata del 2,7%. Il risultato d’esercizio Ebit è sceso del 2,4% a 983 milioni, l’Ebitda è calato dell’1,4% a 2,2 miliardi, mentre l’utile netto è diminuito del 5,6% a 736 milioni.

Nonostante queste flessioni il Ceo Urs Schaeppi traccia un bilancio che viene definito positivo. “In un contesto di mercato impegnativo abbiamo conseguito un utile d’esercizio praticamente stabile”, afferma il manager, citato nella nota. “Reti ben sviluppate, prodotti interessanti e un buon servizio clienti ci hanno consentito di registrare un’elevata soddisfazione della clientela”.

A suo avviso permane però la “forte pressione sui prezzi”. E Swisscom, a causa del confinamento legato alla pandemia di coronavirus, ha sofferto in comparti come il roaming (gli elevati costi di collegamento che gli svizzeri pagano all’estero: 41 milioni in meno nel primo semestre) e le vendite nei negozi.

Secondo il gruppo – che è controllato per il 51% dalla Confederazione – il notevole incremento dell’utilizzo della rete innescato dal Covid-19 ha reso evidente la grande importanza di un’infrastruttura affidabile e ben sviluppata. “I nostri investimenti continuano a essere ingenti, sia per l’ulteriore ampliamento della rete mobile attraverso il 5G, che per il raddoppio della copertura in fibra ottica entro la fine del 2025”, spiega Schaeppi. Swisscom torna anche a criticare le restrizioni al 5G, come le moratorie decise in alcuni cantoni.

Il calo registrato su un mercato elvetico definito “saturo”- il numero di collegamenti di rete fissa a banda larga e di collegamenti TV ha subito una lieve flessione nel primo semestre – è stato in parte compensato da una maggiore efficienza. L’effetto è visibile nell’organico: sull’arco di un anno sono stati tagliati in Svizzera 752 posti di lavoro a tempo pieno, con una contrazione del 4,5%. Complessivamente a livello di gruppo gli impieghi sono quasi 19’600.

Swisscom guarda anche all’estero: l’affiliata italiana Fastweb ha visto il fatturato crescere in tutti i segmenti, raggiungendo 1,1 miliardi di euro (+5,3%). Il risultato d’esercizio al lordo degli ammortamenti (Ebitda) è salito del 4,6% a 365 milioni.

Al capitolo prospettive, Swisscom prevede un fatturato in calo – a causa della diminuzione dei volumi di roaming, sulla scia della pandemia – a circa 11,0 miliardi di franchi. L’Ebitda dovrebbe essere invariato a 4,3 miliardi e gli investimenti sono attesi a circa 2,3 miliardi. Se si confermerà l’andamento previsto, i vertici intendono proporre all’assemblea generale 2021 un dividendo invariato di 22 franchi per azione.

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