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Zurigo: corruzione alla buoncostume, pena confermata per ex agente

Il Chilli's, locale a luci rosse attorno a cui ruota la vicenda. KEYSTONE/STEFFEN SCHMIDT sda-ats

(Keystone-ATS) Pena confermata per un ex agente con funzioni dirigenziali della buoncostume di Zurigo, riconosciuto in seconda istanza colpevole di corruzione passiva e ripetuta violazione del segreto d’ufficio.

Il Tribunale cantonale ha confermato oggi la pena pecuniaria di 160 aliquote giornaliere da 120 franchi sospesa con la condizionale: la medesima fissata nell’agosto 2017 dal Tribunale distrettuale di Zurigo.

L’agente è stato rinviato a giudizio sulla scia dell’inchiesta che nel novembre 2013 portò all’arresto di cinque poliziotti in un famigerato locale a luci rosse vicino alla Langstrasse, il Chilli’s. Il funzionario, nel frattempo trasferito in un altro ufficio, era accusato di aver chiesto a una prostituta prestazioni sessuali in cambio di informazioni riservate sulle indagini di polizia.

Dopo la lettura della sentenza, l’avvocata della difesa ha dichiarato a Keystone-ATS che il suo assistito ha intenzione di fare ricorso al Tribunale federale. Il procuratore si è invece detto soddisfatto della condanna, pur avendo chiesto una pena pecuniaria di 270 aliquote.

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