Zurigo: corruzione alla buoncostume, 2 rinvii a giudizio
(Keystone-ATS) Sesso in cambio di informazioni riservate sulle indagini di polizia: due ex agenti della buoncostume di Zurigo sono stati rinviati a giudizio sulla scia dell’inchiesta che nel novembre 2013 aveva portato all’arresto di cinque poliziotti in un locale a luci rosse.
Un funzionario di polizia dovrà rispondere di ripetuta corruzione passiva, abusi d’ufficio, violazioni del segreto d’ufficio e possesso di materiale pornografico proibito, indica oggi in una nota il Ministero pubblico di Zurigo.
Stando alla nota, il funzionario aveva fatto ricorso contro un decreto d’accusa emesso nei sui confronti nel maggio 2015. Il Ministero pubblico ha quindi portato avanti l’inchiesta, riuscendo ad acquisire dei dati che erano stati cancellati dal suo telefonino.
Oltre che per aver trasmesso a terzi, in cambio di prestazioni sessuali, informazioni riservate attinte dal sistema elettronico della polizia, l’uomo è ora accusato anche di aver conservato sul suo telefonino materiale pornografico proibito. Il Ministero pubblico chiede nei suoi confronti una condanna a 11 mesi di prigione con la condizionale e una multa di 3000 franchi.
Un altro ex poliziotto dovrà invece rispondere di ripetuta accettazione di vantaggi e nel suo caso viene richiesta una pena pecuniaria con la condizionale di 120 aliquote giornaliere da 100 franchi e una multa di 1000 franchi.
Lo scorso mese di maggio un altro ex agente della buoncostume di Zurigo è stato condannato a 14 mesi di detenzione con la condizionale. Il 52enne, reo confesso e giudicato con la procedura abbreviata, ha omesso di denunciare due donne che si prostituivano illegalmente. Una di queste è oggi la compagna dell’ex poliziotto.
L’inchiesta, che inizialmente interessava i cinque agenti fermati nella retata in un locale a luci rosse vicino alla Langstrasse di Zurigo, è stata in seguito estesa a un altro poliziotto. I procedimenti contro due agenti sono nel frattempo stati archiviati.
