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WEF Davos: serie di colloqui bilaterali per Doris Leuthard

L'incontro con il presidente cinese Xi Jinping è stato il clou della presidente della Confederazione Doris Leuthard Keystone/POOL KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Serie di colloqui bilaterali al WEF di Davos per la presidente della Confederazione Doris Leuthard. Al centro delle discussioni gli investimenti cinesi, le relazioni tra Svizzera e Ue, la politica energetica e climatica, la migrazione e le sfide legate alla sicurezza.

La questione cinese è tornata spesso nei dibatti di questi giorni, ha rilevato Leuthard nel corso di una conferenza stampa odierna. Ed è stato soprattutto il progetto di investimento “One Belt – One Road”, la nuova Via della Seta, a suscitare grande interesse.

Abbiamo preso coscienza del fatto che questa iniziativa è di fatto un “mega progetto” sul quale puntano molti Paesi asiatici, ha aggiunto. La politica di investimento cinese può piacere o meno, ma avviene “con o senza di noi”, ha proseguito la consigliera federale. Per questo motivo Leuthard ha accolto, a nome della Svizzera, l’invito del presidente cinese Xi Jinping a partecipare in maggio a un vertice a Pechino.

Gli investimenti cinesi restano comunque ambivalenti, secondo Leuthard. Per gli Stati beneficiari sono positivi, ma bisogna poi chiedersi cosa significhi che in molti Paesi le infrastrutture sono in mani cinesi, ha rilevato.

Fra i vari incontri della presidente della Confederazione, c’è stato quello con l’omologo ucraino Petro Poroshenko. Questi è stato informato del prossimo versamento da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) della prima tranche di 100 milioni di dollari nel quadro del programma di aiuto monetario multilaterale coordinato dal Fondo monetario internazionale (FMI).

La Svizzera partecipa al progetto coordinato dal FMI per stabilizzare finanziariamente l’Ucraina, che negli ultimi due anni ha intrapreso grandi sforzi per attuare riforme, ricorda una nota della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI).

Ai capi di governo di Austria, Belgio e Croazia e al vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, Leuthard ha illustrato le decisioni in materia di migrazione adottate dal parlamento e dal Consiglio federale alla fine dello scorso anno e gli obiettivi della politica europea elvetica. Dopo una fase di insicurezza dovrebbero ora essere trovate soluzioni in diversi dossier bloccati, ha sostenuto la ministra.

L’incontro con Philippe Couillard, primo ministro della provincia canadese del Québec, si è focalizzato sulla collaborazione in materia energetica e climatica, che è stata oggetto di un’intesa sottoscritta dalle due parti.

Si sono inoltre svolti incontri con il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos e con quello dell’Azerbaigian, Ilham Alijew, nonché con i seguenti capi di governo: Aleksandar Vucic (Serbia), Giorgi Kwirikaschwili (Georgia), Ranil Wickremesinghe (Sri Lanka), Hun Sen (Cambogia), Nguyen Xuan Phuc (Vietnam), Nawaz Sharif (Pakistan), Youssef Chahed (Tunisia) e Hailemariam Dessalegn (Etiopia), precisa il DATEC.

A Davos la presidente della Confederazione ha anche partecipato a due dibattiti pubblici.

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