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Woody Allen fa causa ad Amazon, chiede 68 milioni danni

Il regista Woody Allen (foto d'archivio) KEYSTONE/EPA/JULIEN WARNAND sda-ats

(Keystone-ATS) Woody Allen fa causa ad Amazon Studios. E chiede 68 milioni di dollari per la violazione del contratto su quattro film, fra i quali quello per la distribuzione della sua ultima creazione ‘A Rainy Day in New York’ con Selena Gomez e Timothee Chalamet.

Nell’azione legale deposita al Southern District di New York, il registra accusa Amazon di aver fatto nel giugno scorso un passo indietro sull’accordo raggiunto in precedenza senza fornire valide spiegazioni. “Amazon ha cercato scuse per la sua azione facendo riferimento alle accuse senza senso vecchie di 25 anni contro Allen. Accuse note ad Amazon e al pubblico prima dell’intesa” con il regista: le spiegazioni offerte non sono una base valida per mettere fine al contratto, si legge nei documenti presentati da Allen in tribunale.

Il riferimento è alle accuse di molestie avanzate contro il regista dalla figlia adottiva Dylan Farrow. Accuse che risalgono agli anni 1990, ma che di recente – grazie anche al #MeToo – hanno ripreso slancio. Da diverso tempo Farrow è più attiva nel puntare il dito contro il padre. Lo ha fatto con un intervento nel 2014 sul New York Times, dove ha criticato coloro che continuavano a lavorare con lui. C’è stata poi l’intervista del 2018 a Cbs, quando Farrow ha dettagliato le accuse, che ha spinto una serie di attrici e attori a scusarsi pubblicamente per essere comparsi nei suoi film. Allen ha sempre negato le accuse.

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