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UR: sì a iniziativa anti grandi predatori, ma nulla cambia

Orso bruno con cucciolo KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Gli urani hanno accettato oggi con una maggioranza del 69,5% l’iniziativa popolare “per la regolamentazione dei grandi predatori”, lanciata dall’Unione cantonale dei contadini.

Per lupi e orsi di passaggio nel cantone alpino non cambia tuttavia per il momento nulla. La partecipazione al voto è stata del 33,6%.

Il testo approvato completa la Costituzione cantonale con un articolo che disciplina la protezione e le misure per limitare e regolamentare il numero dei grandi predatori, come i lupi, le linci e gli orsi.

Il voto odierno ha però più che altro un carattere simbolico. Nella pratica dovrebbe cambiare poco o nulla, perché le esigenze formulate nell’iniziativa sono in buona parte già prese in conto dall’attuale legislazione e poiché i Cantoni non hanno praticamente margine di manovra rispetto alla Confederazione per una propria politica dei grandi predatori.

Il Consiglio di Stato urano ha dunque proposto al Gran Consiglio di sottoporre al Parlamento federale una iniziativa cantonale. I deputati hanno però respinto un controprogetto in tal senso e hanno appoggiato l’iniziativa, con l’intento di dare un segno a Berna in vista della riforma della legislazione federale sulla caccia che si delinea all’orizzonte.

Il Dipartimento della sicurezza urano ha finora autorizzato a due riprese l’abbattimento di un lupo a seguito di attacchi massicci contro greggi di pecore. Nel 2015 la caccia al predatore era stata infruttuosa. Nel 2016 il lupo fuorilegge era stato ucciso nella zona montana di Surenen, nel comune di Attinghausen al confine con il canton Obvaldo.

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