Prospettive svizzere in 10 lingue

Stagione gommoni, giubbotto salvataggio è di rigore

Gommoni sull'Aare tra Thun e Berna. KEYSTONE/MANUEL LOPEZ sda-ats

(Keystone-ATS) Le discese in gommone sui maggiori fiumi svizzeri sono sempre più popolari. Il pericolo è però sempre in agguato: ogni anno sono in media cinque persone ad annegare in fiumi e laghi elvetici durante gite in canotto pneumatico.

Quattro di loro si potrebbero salvare se portassero un giubbotto di sicurezza, ma solo una persona su dodici lo fa.

L’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) ha lanciato oggi a Thun – stazione di partenza per un’avventurosa discesa dell’Aare verso Berna – la campagna “Restare a galla” con l’obiettivo di impedire o almeno limitare gli incidenti di balneazione.

Un fiume può presto rivelarsi pericoloso, afferma l’UPI in una nota congiunta con la polizia cantonale bernese, la Città di Berna e la Società svizzera di salvataggio (SSS). Il canotto pneumatico può sgonfiarsi, ribaltarsi, urtare il pilone di un ponte o diventare ingovernabile per la forte corrente; si può cadere nell’acqua fredda, magari dopo aver mangiato e bevuto alcolici: tutte situazioni in cui un giubbotto di salvataggio può salvare la vita. E ce ne sono sempre di più comodi da indossare, rilevano i partner della campagna.

Un buon giubbotto – fanno notare – mette automaticamente chi lo porta in posizione dorsale nell’acqua. Così, anche una persona priva di conoscenza ha le vie respiratorie libere e può essere salvata.

I partner di “Restare a galla” raccomandano in particolare un giubbotto di salvataggio semiautomatico a un tempo compatto, confortevole e di design moderno. Quando si aziona il meccanismo di attivazione, si gonfia e pone chi lo indossa in posizione dorsale. Il suo colletto protegge inoltre anche una persona priva di conoscenza.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR