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Segata croce in vetta a un 4000 vicino al Cervino

La croce in questione, in una foto pubblicata dal Walliser Bote. sda-ats

(Keystone-ATS) Una croce metallica montata in vetta al Dent d’Hérens – cima di 4171 metri sul confine fra Vallese e Italia, non lontano dal Cervino – è stata segata e gettata nel vuoto. Ignoti gli autori del gesto, di cui ha riferito venerdì il Walliser Bote.

“Una maledetta sfacciataggine”, afferma in dichiarazioni riportate dal quotidiano vallesano la guida alpina Harry Lauber, che insieme a due colleghi aveva installato il manufatto nel 2013. “Ogni comune vallesano ha il diritto di erigere croci sul suolo pubblico”.

I tre sindaci dei comuni interessati – quelli di Zermatt, Valtournanche e Valpelline – avevano dato il loro assenso, fa notare Lauber: se a qualcuno ciò non piace se ne può discutere, ma queste “azioni di guerriglia” sono semplicemente inaccettabili. Sarebbe come ballare sulle tombe dietro a una chiesa, sostiene Lauber.

La croce è stata segata con una smerigliatrice angolare, comunemente detto flessibile, riferisce il giornale. È stata poi trovata mercoledì scorso ai piedi della parete nord della montagna, ha spiegato all’ats la sindaca di Zermatt Romy Biner-Hauser. La politica del PPD dice di non capire quello che considera un atto di vandalismo che ha colpito tutta la comunità locale. “Vi è una croce su tutte le cime, è una tradizione”.

Il Dent d’Hérens diventa così il primo caso del genere in Vallese. Il fenomeno – ricorda il Walliser Bote – non è ignoto in altre regioni, a partire dal canton Friburgo. I danneggiamenti sono motivati dall’avversione nei confronti dei simboli religiosi: le montagne – si argomenta – sono di tutti, perché la chiesa deve apporre i suoi contrassegni?

“Non si tratta di potere, bensì di tradizione, cultura, fede, timore reverenziale”, risponde Lauber. A questo si è pensato quando è stata installata la croce in vetta, in occasione dei 150 anni dalla prima ascensione. Un progetto transfrontaliero, sottolinea la guida. A suo avviso la croce oggi è legata soprattutto al vissuto e alla fede personali: può fra l’altro servire a ricordare alpinisti morti e funge da simbolo di pace.

La sindaca Biner-Hauser è dell’opinione che occorra rimettere la croce del Dent d’Hérens al suo posto. Deve ancora comunque incontrare Lauber per decidere il da farsi. Finora presso la polizia cantonale non è stata presentata alcuna denuncia.

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