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Quartz 2017: “Ma vie de courgette” miglior film svizzero

Produttori e regista del film "Ma vie de Courgette" stasera a Ginevra. KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) “Ma vie de courgette”, del regista vallesano Claude Barras, si è aggiudicato il Premio del cinema svizzero Quartz 2017, attribuito stasera dall’Ufficio federale della cultura (UFC) nel corso di una cerimonia a Ginevra, presentata dalla cantante Maria Victoria Haas.

Alla premiazione era presente il consigliere federale Alain Berset. Complessivamente una trentina di pellicole si sono contese uno degli ambiti riconoscimenti, conferiti per la 20ma volta. Il montepremi globale ammonta a 477’500 franchi, suddivisi in 12 categorie.

Quest’anno erano tre le pellicole favorite per il premio principale, il Quartz 2017 per il miglior film: “Ma vie de courgette” (3 nomination, candidato anche all’Oscar dopo essere stato in lizza per un Golden Globe) ha sbaragliato “Die göttliche Ordnung”, (complessivamente 7 nomination, di Petra Volpe) e “Un juif pour l’exemple” (3 nomination, di Jacob Berger e con Bruno Ganz protagonista).

Come migliore interprete maschile è stato premiato proprio Bruno Ganz per il ruolo di Arthur Bloch in “Un juif pour l’exemple”, mentre migliore attrice è risultata Marie Leuenberger, per il ruolo di Nora nel film “Die göttliche Ordnung”. Il riconoscimento per la migliore interpretazione da non protagonista è stato attribuito a Rachel Braunschweig, per il ruolo di Theresa sempre in “Die göttliche Ordnung”.

Come miglior film d’animazione è stato scelto “Au revoir Balthazar”, di Rafael Sommerhalder. Il premio per il miglior cortometraggio è andato quest’anno eccezionalmente a due produzioni: si tratta di “Bon Voyage” (di Marc Raymond Wilkins) e di “La Femme et le Tgv” (di Timo von Gunten). Miglior documentario è “Cahier Africain” di Heidi Specogna.

Il premio per il miglior montaggio è andato a Kaya Inan, anch’egli per il film “Cahier Africain”. Per la migliore sceneggiatura è stata premiata Petra Volpe per la pellicola “Die göttliche Ordnung”. Per la migliore fotografia è stato insignito Simon Guy Fässler per “Aloys”. A Sophie Hunger (“Ma vie de courgette”) è andato il premio per la migliore musica da film.

Anche quest’anno è stato attribuito un riconoscimento che vuole contribuire a sostenere i giovani realizzatori elvetici: si tratta del premio per il miglior film di diploma, che è stato conferito a “Digital Immigrants”, di Norbert Kottmann e Dennis Stauffer.

Oltre alle dodici categorie la giuria attribuisce anche un premio speciale dell’accademia: quest’anno il riconoscimento è andato a Marie-Eve Hildebrand per aver diretto le voci di “Ma vie de courgette”.

Come già annunciato a metà febbraio, il Premio d’onore del cinema svizzero da 30’000 franchi è andato all’attore Bruno Ganz, “uno dei più illustri attori di lingua tedesca, pluripremiato e presente sulla scena cinematografica e teatrale internazionale in un”infinità di produzioni”.

I premi vengono attribuiti dall’UFC in collaborazione con SRG SSR, l’Associazione “Quartz”, Swiss Films, l’Accademia del cinema svizzero e le Giornate di Soletta.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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