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Primi scatti di Ultima Thule dai confini del Sistema Solare

Ultima Thule, il corpo celeste più lontano mai esplorato dall'uomo ha la forma di un'arachide, con una strozzatura al centro e due protuberanze. KEYSTONE/AP NASA/BILL INGALLS sda-ats

(Keystone-ATS) Sono arrivate dai confini del Sistema Solare le prima immagini di Ultima Thule, il corpo celeste più lontano mai esplorato dall’uomo.

A scattarle la sonda della Nasa New Horizons, che il giorno di Capodanno ha raggiunto questo oggetto coperto di ghiaccio che si trova nella Fascia di Kuiper, a una distanza di 6,4 miliardi di chilometri dalla Terra.

Le prime immagini, ancora in bianco e nero e a bassa risoluzione, mostrano un corpo celeste dalla forma di arachide, con una strozzatura al centro e due protuberanze. Le sue dimensioni, secondo le prime stime degli esperti dell’agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale degli Stati Uniti d’America (Nasa), sono all’incirca di 32 chilometri di lunghezza e 16 di larghezza. Nei prossimi giorni sono attesi altri scatti, ad alta definizione e a colori.

La sonda New Horizons, dopo essere stata la prima a regalarci le prime immagini ravvicinate di Plutone, ha effettuato il primo giorno dell’anno un passaggio ravvicinato di Ultima Thule, a 3’500 chilometri di distanza da questo misterioso corpo celeste risalente agli albori del Sistema Solare. “Ultima Thule – aveva commentato a caldo il direttore del progetto, Alan Stern, del Southwest Research Institute – è 17’000 volte più lontano rispetto al ‘grande passo’ della missione lunare di Apollo”. ​

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