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Piazza finanziaria svizzera sotto pressione, secondo Sergio Ermotti

Il CEO dimissionario di UBS, Sergio Ermotti (foto d'archivio) KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Il CEO dimissionario di UBS Sergio Ermotti, in un’intervista rilasciata oggi alle testate del gruppo CH Media, ha messo in guardia da un possibile declino della piazza finanziaria svizzera a causa della Brexit.

“Dopo la Brexit i britannici faranno tutto il possibile per rafforzare la loro piazza finanziaria attraverso una regolamentazione rigorosa e pragmatica”, avverte Ermotti. “In Svizzera questo pragmatismo a volte manca”.

La Svizzera mantiene i suoi vantaggi dal punto di vista politico e normativo per attirare le grosse banche, afferma il ticinese 59enne. Ma deve stare attenta a non rimanere indietro. “Il nostro riferimento deve restare la piazza finanziaria di Londra”, sottolinea.

Le norme in Svizzera sono diventate troppo severe, ritiene Ermotti. “Alcuni inasprimenti sono stati necessari e giusti, ma in alcuni ambiti si è andati troppo oltre”. Per Ermotti non bisogna abusare della democrazia diretta, in quanto le iniziative popolari estreme hanno creato incertezza.

Sergio Ermotti è CEO di UBS dal 2011. Dal primo novembre sarà sostituito da Ralph Hamers, attualmente a capo del gruppo ING. Nell’intervista Ermotti resta vago sul suo futuro professionale. Alla domanda se aspiri alla presidenza di UBS nel 2022, risponde che non sollecita alcun mandato. È invece sicuro di non passare alla concorrenza presso Credit Suisse. “Per me UBS è la migliore banca della Svizzera”, dichiara.

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