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Nuovo attacco Trump a Fed. Mercati guardano già a tassi

Donald Trump critica di nuovo la Fed KEYSTONE/EPA/MICHAEL REYNOLDS sda-ats

(Keystone-ATS) Un aumento dei tassi di interesse la prossima settimana sarebbe un “errore”: “stiamo combattendo delle battaglie commerciali e stiamo vincendo” ma c’è bisogno anche della flessibilità che offrono i tassi bassi.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna ad attaccare la Fed e la sua politica monetaria. Una stretta di un quarto di punto alla riunione del 18 e 19 dicembre è data per scontata dai mercati, in volata con i segnali di disgelo commerciale fra Stati Uniti e Cina.

Il presidente della Fed si trova di fronte a un quadro molto incerto, che gli attacchi presidenziali complicano ulteriormente: se le chance di un aumento dei tassi in una forchetta fra il 2,25% e il 2,50% la prossima settimana sono già superiori all’80%, le dichiarazioni di Trump le fanno salire ancora perchè obbligano la Fed a mostrare con forza la sua indipendenza dalla politica.

Ma per Powell l’equilibrio da raggiungere è delicato: la ripresa americana procede, ma gli economisti attendono un rallentamento il prossimo anno, con la crescita che potrebbe limitarsi a un modesto 1,5% e alcuni che prevedono anche una possibile recessione.

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