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Non necessario fissare nella legge il Salmo svizzero, commissione

Thomas Minder vuole che la decisione finale e la legittimazione del Salmo svizzero spetti all'Assemblea federale e - tramite referendum facoltativo - ai cittadini con diritto di voto KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Non è necessario ancorare alla legge il Salmo svizzero di Camillo Valsangiacomo e Alberich Zwyssig come inno nazionale.

È quanto ritiene la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura degli Stati (CSEC-S), che con 8 voti contro 3 e 1 astensione propone di respingere un’iniziativa parlamentare in tal senso.

Secondo l’autore del testo, il consigliere agli Stati Thomas Minder (UDC/SH), un inno nazionale non deve essere decretato dall’alto, ma deve diffondersi spontaneamente e radicarsi nel popolo. “Eppure deve anche essere regolamentato”. La decisione finale e la legittimazione dell’inno, per Minder, dovrebbero spettare all’Assemblea federale e – tramite referendum facoltativo – ai cittadini con diritto di voto.

Occupandosi di questo oggetto la CSEC-S ha potuto esprimere il proprio attaccamento all’inno attuale. Ritiene tuttavia che la creazione di una nuova base legale non sia necessaria in quanto il Salmo svizzero è stato già accolto in via definitiva dal Consiglio federale nel 1981. Inoltre l’esecutivo ha assicurato che in merito ad un nuovo inno nazionale non deciderà né autonomamente né senza consultare le Camere.

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