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Nobel: Mayor e Queloz accolti a Ginevra dopo consegna premio

Mayor e Queloz poco dopo essere atterrati a Cointrin. KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) Michel Mayor e Didier Queloz, vincitori del Nobel per la fisica 2019, sono stati accolti oggi dalle autorità ginevrine dopo aver passato dieci giorni in Svezia, dove hanno ricevuto il premio. In serata verrà loro consegnata una medaglia.

La città, impersonata dalla sindaca Sandrine Salerno, vuole in effetti omaggiarli per il ruolo svolto in qualità di ambasciatori di Ginevra in seno alla comunità scientifica internazionale.

I due astrofisici nel 1995 sono stati i primi a scoprire un pianeta al di fuori del nostro Sistema solare, 51 Pegasi b. Dopo anni di attesa, lo scorso ottobre sono stati insigniti del Nobel, che però hanno potuto toccare con mano solo martedì, durante una cerimonia a Stoccolma.

Il 77enne Mayor e il 53enne Queloz, provenienti da Zurigo dove avevano fatto scalo, sono atterrati nel pomeriggio con una ventina di minuti di ritardo a Ginevra. Ad attenderli vi erano numerose personalità politiche cantonali, tra cui il consigliere di Stato Thierry Apothéloz e il presidente del Gran consiglio Jean-Marie Voumard. Presenti anche rappresentanti dell’università locale, dove i due hanno condotto le loro ricerche.

“Fate ormai parte del patrimonio ginevrino”, ha dichiarato Apothéloz, sottolineando la loro volontà di spiegare e divulgare la scienza. Queloz si è detto “molto toccato” dall’entusiasmo che circonda il Nobel in Svezia, soprattutto da parte dei giovani studenti.

A consegnare il riconoscimento a Mayor e Queloz, così come al canadese James Peebles, pure lui vincitore del Nobel per la fisica, è stato il Re del Paese scandinavo, davanti a 1500 persone, tra le quali il consigliere federale Guy Parmelin. In totale, i premiati nelle varie categorie sono stati 15 e si sono portati a casa una medaglia, un diploma e nove milioni di corone svedesi, ovvero oltre 900’000 franchi. Da tradizione, la premiazione si tiene il 10 dicembre, data della morte di Alfred Nobel.

I due ricercatori romandi, regolarmente menzionati come favoriti, avevano preso l’abitudine di andare in vacanza o prendere altri impegni nel periodo dell’anno in cui vengono annunciati i nuovi Nobel. Ora, le sollecitazioni sono talmente tante che la loro università ha dovuto assumere una persona per gestirle tutte. Mayor ha confessato di aver telefonato per un consiglio al vodese Jacques Dubochet, Nobel per la chimica nel 2017.

Il 77enne ha inoltre definito come “stupidità totale” l’idea che l’uomo possa migrare su un altro pianeta se la Terra non dovesse più essere abitabile. Dal canto suo, Queloz ha aggiunto che si atterrà alle sue responsabilità di insegnante e ricercatore, ammettendo che ora “verrò ascoltato un po’ di più”.

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