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Massacro Rupperswil (AG): confermato l’internamento ordinario

Il tribunale d'appello argoviese ha confermato la misura dell'internamento ordinario per il 35enne. KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Il tribunale d’appello argoviese ha confermato la misura dell’internamento ordinario per l’uomo di 35 anni già condannato per il “massacro di Rupperswil”. Il Tribunale cantonale di Aarau era chiamato oggi a decidere unicamente su tale misura.

La sentenza di colpevolezza e la pena della detenzione a vita per il pluriassassino di Rupperswil, decise lo scorso mese di marzo dalla prima istanza, sono invece già passate in giudicato.

La difesa del 35enne – che oggi non è stato accompagnato in aula avendo ottenuto una dispensa – ha fatto appello per chiedere la sospensione dell’internamento ordinario. La pubblica accusa ha da parte sua ribadito la richiesta dell’internamento a vita per il pluriassassino.

Come già aveva fatto la prima istanza, anche il tribunale d’appello ha basato la sua decisione su due perizie psichiatriche indipendenti, che entrambe hanno stabilito che l’imputato non è da considerare durevolmente refrattario ad una terapia. Le due perizie indipendenti e la totale refrattarietà a una terapia sono due condizioni indispensabile per decidere un internamento a vita.

La misura dell’internamento ordinario implica invece che il condannato non potrà chiedere la liberazione condizionale dopo aver scontato 15 anni di pena, come previsto per un “semplice” ergastolo. Attraverso questa misura, il suo stato di detenuto dovrà essere riesaminato fra una ventina d’anni e la valutazione dovrà essere ripetuta ogni cinque anni.

Lo scorso mese di marzo, il Tribunale distrettuale di Lenzburg aveva giudicato il 35enne – uno svizzero con tendenze pedofile conclamate – colpevole di quattro assassini, ripetuta estorsione, sequestri di persona, atti sessuali con un fanciullo, ripetuta coazione sessuale, incendio intenzionale, possesso di materiale pornografico proibito, nonché di atti preparatori punibili in vista di altri crimini.

L’uomo, reo confesso, abitava nel medesimo quartiere delle sue vittime. In base alla ricostruzione dei fatti, il 21 dicembre 2015 ha ucciso con tagli alla gola una madre di famiglia 48enne, i suoi due figli di 13 e 19 anni e l’amica del primogenito: le quattro vittime erano riunite nell’abitazione di Rupperswil in vista del Natale.

Prima di sterminare la famiglia, l’imputato ha inoltre mandato la madre a prelevare 11’000 franchi in due banche e ha abusato sessualmente del figlio minore. Dopo il massacro, ha cosparso l’abitazione di olio per torce e le ha dato fuoco. Il 35enne è stato arrestato a quasi sei mesi dai fatti, mentre stava preparando analoghi attacchi ai danni di famiglie con bambini fra gli 11 e i 15 anni, nei cantoni di Soletta e Berna.

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