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Mary Boone va in prigione, chiude gallerie NY

Mary Boone lo scorso 14 febbraio all'uscita dal tribunale che l'ha condannata a 30 mesi di carcere per aver evaso oltre tre milioni di dollari di tasse. KEYSTONE/AP/LARRY NEUMEISTER sda-ats

(Keystone-ATS) Mary Boone va in prigione e chiude le sue due gallerie che hanno scritto la storia dell’arte contemporanea a Manhattan.

Condannata dalla New York Southern District Court a 30 mesi di prigione per aver evaso oltre tre milioni di dollari (grossomodo la medesima somma in franchi) di tasse, la gallerista indosserà la tuta arancione delle carcerate a partire da metà maggio: una divisa ben diversa dai look fascinosi di donna di successo che l’avevano resa celebre negli anni ’80, all’apice della sua carriera.

Prima di maggio, il canto del cigno: due mostre già in programma, Julia Wachtel nella sede di Chelsea e Derrick Adams sulla Fifth Avenue, apriranno in marzo per chiudere come previsto il 27 aprile. “Ho avuto 49 meravigliosi anni nel mondo dell’arte. Diventerò la Martha Stewart di questo mondo”, ha dichiarato la Boone a ArtNews, alludendo alla “regina della casalinghitudine” finita anche lei in prigione nel 2004 per insider trading.

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