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La commissione giuridica rinvia elezione procuratore generale

Il procuratore generale Michael Lauber, al centro di un'inchiesta disciplinare, dovrà ancora attendere per sapere se verrà rieletto per un nuovo mandato alla testa del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Il procuratore generale Michael Lauber, al centro di un’inchiesta disciplinare, dovrà ancora attendere per sapere se verrà rieletto per un nuovo mandato alla testa del Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

La commissione giudiziaria (CG) del Parlamento ha rinviato l’elezione a settembre. La decisione è stata presa in seguito al rapporto presentato dalle Commissioni della gestione (CdG) delle Camere federali.

Il motivo è da ricondursi all’indagine disciplinare in corso nei confronti di Lauber, ha sottolineato il presidente della commissione, Jean-Paul Gschwind (PPD/JU), davanti ai media a Palazzo federale.

La commissione giudiziaria attende ora i verbali delle riunioni delle CdG ai quali non ha ancora avuto accesso. Inoltre, chiede all’autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC) di presentare un rapporto intermedio sul procedimento disciplinare a carico di Michael Lauber.

L’AV-MPC ha annunciato venerdì l’apertura di un’inchiesta per chiarire se il procuratore abbia commesso eventuali violazioni dei doveri d’ufficio nel contesto dei procedimenti avviati nei confronti della FIFA. Al centro della bufera ci sono gli incontri informali non verbalizzati avuti da Lauber con il presidente della FIFA Gianni Infantino.

“Questo non è un voto di sfiducia”, ha precisato Gschwind, sottolineando che il rinvio non è legato all’inchiesta attualmente in corso, poiché essa potrebbe durare due mesi, come un anno. La commissione giudiziaria ha altre due riunioni prima della sessione autunnale: la decisione sarà presa in quel momento, in agosto oppure in settembre.

In una nota giunta in serata, l’MPC informa di aver preso conoscenza della decisione della commissione giudiziaria e rimarrà a disposizione degli organi competenti “per tutti gli accertamenti da fare e per questioni in sospeso”.

Audizioni

Le commissioni della gestione del Parlamento lunedì hanno ascoltato Lauber per più di un’ora. Hanno pure sentito il presidente dell’AV-MPC Hanspeter Uster e il suo predecessore Niklaus Oberholzer. Ieri, invece, le presidenti delle commissioni, la “senatrice” Anne Seydoux (PPD/JU) e la consigliera nazionale Doris Fiala (PLR/ZH), si sono presentate davanti ai media in compagnia del “senatore” Hans Stöckli (PS/BE). Nessuno dei tre ha dichiarato di aver fatto constatazioni che potrebbero mettere seriamente in discussione l’attitudine professionale o personale di Michael Lauber e dei suoi sostituti.

Gli incontri informali tra il procuratore generale e il presidente della FIFA (due nel 2016 e un presunto terzo nel 2017) sono oggetto di una domanda di ricusazione davanti al Tribunale penale federale. Restano da determinare le conseguenze di questo procedimento e la questione della prescrizione.

Quanto al terzo incontro di cui Lauber dice di non ricordarsi, i tre membri delle Commissioni della gestione hanno indicato di non disporre, per il momento, di alcun indizio che provi che il procuratore abbia mentito in merito. L’esperto esterno incaricato dell’inchiesta disciplinare aperta dall’AV-MPC dovrà chiarire eventuali violazioni dei doveri d’ufficio da parte di Lauber.

Relazioni tese

In seguito alle diverse audizioni, le commissioni hanno constatato “relazioni tese” tra l’Autorità di vigilanza dell’MPC e il procuratore generale. Quest’ultimo si oppone all’inchiesta aperta nei suoi confronti e ha depositato una richiesta contro l’AV-MPC presso le commissioni della gestione.

Un’ispezione sarà condotta per chiarire le incomprensioni tra l’MPC e l’AV-MPC, ha precisato Stöckli. In questo contesto le commissioni esamineranno inoltre in quale modo la fiducia tra le due parti possa essere ristabilita.

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