Kosovo: arrestati due serbi sospettati per omicidio Ivanovic
(Keystone-ATS) La polizia kosovara ha arrestato stamane nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica due serbi del Kosovo sospettati di coinvolgimento nell’uccisione di Oliver Ivanovic, uno dei leader politici della comunità serba assassinato il 16 gennaio 2018 a Mitrovica nord.
Le indagini non hanno ancora fatto luce su tale omicidio, che ha influito negativamente sui rapporti tra Pristina e Belgrado, già molto tesi e precari.
Una terza persona è ricercata dalla polizia kosovara. Secondo i media kosovari e serbi, uno degli arrestati – Rade Basara – è un investigatore della polizia del nord del Kosovo, coinvolto nelle indagini sull’uccisione di Ivanovic e che è sospettato di occultamento di prove.
L’altra persona arrestata, Vasilje Bojic, è indagata per possesso illegale di armi, mentre la terza persona ricercata – Milan Radojicic, anch’egli serbo-kosovaro, vicepresidente di Srpska Lista, il maggiore partito dei serbi del kosovo legato strettamente al governo di Belgrado – è sospettata di partecipazione all’omicidio di Oliver Ivanovic.
L’azione della polizia kosovara, condotta da decine di agenti intorno alle 6 di stamane, è stata condannata dalle autorità di Belgrado, secondo le quali sarebbe stata decisa come reazione al nuovo fallimento di Pristina, il quarto, nel suo tentativo di essere ammesso all’Interpol.
Ieri infatti la dirigenza kosovara, poco prima dell’apertura dell’Assemblea generale dell’Interpol a Santiago del Cile, aveva ritirato la sua candidatura all’adesione, avendo constatato che non vi era alcuna possibilità di ottenere i voti dei due terzi dei delegati necessari all’ammissione. E ciò grazie anche alla intensa azione diplomatica e di convincimento da parte della Serbia.
Il direttore dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo Marko Djuric ha detto, da parte sua, che gli arresti di oggi rientrano nel tentativo di Pristina di addossare ai serbi l’uccisione di Ivanovic.
