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Italia: polemica per t-shirt Versace in Cina, scuse azienda

Donatella Versace si è scusata su Facebook. KEYSTONE/EPA/CLEMENS BILAN sda-ats

(Keystone-ATS) Nuova polemica per una casa di moda italiana in Cina, dopo quella su Dolce e Gabbana.

I media cinesi hanno denunciato che su una t-shirt venduta da Versace nel Paese apparivano nomi di città con la nazione di appartenenza sbagliata, in particolare non venivano elencate Hong Kong e Macao come parte della Cina. Sui social Versace è stata accusata di attentare alla sovranità nazionale. “Mi dispiace profondamente per lo sfortunato errore – scrive Donatella Versace su Facebook. Non ho mai voluto mancare di rispetto alla sovranità nazionale della Cina”.

Sulla maglietta di Versace erano stampati i nomi di varie città, tra cui capitali e altre grandi città europee e americane, con accanto la loro nazione di appartenenza. Macao e Hong Kong erano però indicati come stati indipendenti, nonostante alla fine degli anni ’90 le ex colonie europee siano tornate alla Cina. Lo scorso autunno Dolce e Gabbana erano finiti nella bufera in Cina per uno spot ritenuto offensivo, che aveva portato alle scuse dell’azienda e all’annullamento di alcune sfilate.

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