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Italia: Como, contrabbando per oltre un mln euro di abiti firmati

L'interno del Foxtown di Mendrisio dove si riforniva probabilmente il cittadino cinese arrestato per contrabbando. KEYSTONE/KARL MATHIS sda-ats

(Keystone-ATS) Ogni giorno andava a Mendrisio per acquistare capi di abbigliamento e accessori firmati da importare poi in Italia senza dichiarare nulla in dogana, evadendo così dazi e Iva.

A smascherare la truffa di un cinese è stata la Guardia di finanza di Como. Un milione di euro il valore commerciale della merce trasportata e stoccata nella sua abitazione di Legnano (in provincia di Milano).

Al termine della perquisizione domiciliare sono stati trovati e sequestrati 300 capi d’abbigliamento e accessori tra Gucci, Burberry, Prada, Ferragamo, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Valentino, Armani e Versace del valore commerciale di 400mila euro circa, acquistati nel 2018 e destinati a clienti residenti in Cina.

A finire nella rete delle Fiamme Gialle comasche altri due cinesi che importavano i capi griffati dalla Svizzera per venderli ai connazionali residenti su tutto il territorio italiano e all’estero, attraverso i comuni servizi di spedizione nonché avvalendosi di compiacenti connazionali con visto turistico temporaneo, che effettuavano i viaggi di ritorno in patria portandosi la merce in comuni valigie da viaggio per eludere i controlli in dogana.

Il pagamento della merce da parte degli acquirenti avveniva tramite una piattaforma di pagamento online, lanciata nel 2004 in Cina da una famosa compagnia cinese attiva nel campo del commercio elettronico, che fornisce un servizio di acconto di garanzia attraverso il quale il trasferimento del denaro avviene soltanto dopo il ricevimento della merce.

Le perquisizioni nelle abitazioni degli indagati hanno permesso di risalire e sequestrare documentazione fiscale inerente ulteriori acquisti di merce di contrabbando, per un valore di 600mila euro, già dal 2017, tutti effettuati nello stesso centro commerciale di Mendrisio.

L’indagine ha permesso di ricostruire, per gli anni 2017 e 2018, acquisti di merce di contrabbando dalla Svizzera per un valore di un milione euro con l’evasione di 320mila euro di diritti doganali e permetteva la denuncia, a piede libero, di tre cinesi per contrabbando aggravato e auto-riciclaggio.

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