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Incidente nucleare causerebbe conseguenze devastanti, ambientalisti

La centrale di Gösgen KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) In caso d’incidente nucleare, gli attuali piani d’emergenza della Confederazione sarebbero insufficienti per proteggere la popolazione. È quanto emerge da uno studio svolto da ambientalisti, che con un petizione intendono rimettere in agenda l’uscita dal nucleare.

I risultati dell’Istituto Biosphère, pubblicati oggi, si basano su simulazioni d’incidenti nelle quattro centrali nucleari svizzere, dati meteorologici reali e nuove conoscenze mediche. In particolare, i ricercatori hanno analizzato la diffusione della nube radioattiva.

Secondo lo studio, un incidente rilevante in una tra le centrali nucleari di Beznau, Gösgen, Mühleberg, Leibstadt o in quella francese di Bugey, causerebbe a lungo termine in Svizzera e nei Paesi limitrofi oltre 100’000 vittime di radiazioni. Complessivamente, le radiazioni interesserebbero circa 20 milioni di persone in Europa.

La radioattività emessa in caso di sinistro grave sarebbe 30 volte superiore al valore previsto nei piani dell’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP). “La Svizzera non è sufficientemente preparata per un vero incidente nucleare”, concludono i rappresentanti della Fondazione svizzera dell’energia (SES) e dell’associazione “Sortir du nucléaire”.

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