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Il Papa a Ginevra, messa a Palexpo

Papa Francesco e Alain Berset a colloquio. Keystone/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Circa 30’000 persone – ma ne erano attese più di 40’000 – hanno assistito nel tardo pomeriggio alla messa celebrata da papa Francesco nel centro espositivo Palexpo a Ginevra, in occasione della sua visita di una giornata nella città di Calvino.

Il Pontefice è stato accolto stamane all’aeroporto di Cointrin dal presidente della Confederazione Alain Berset e dal consigliere federale Ignazio Cassis.

Berset e Bergoglio hanno poi avuto un colloquio di circa mezz’ora, in cui hanno parlato soprattutto di promozione della pace e della gestione dei profughi. Il Papa ha auspicato un impegno della Svizzera per “disinnescare i conflitti” nel Medio Oriente e nel mondo intero approfittando delle sue competenze di dialogo, ha riferito Berset in una conferenza stampa dopo il bilaterale.

Obiettivo di questa visita “storica” era di rafforzare i legami con le altre Chiese cristiane riunite in seno al Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), giunto al 70mo anno di esistenza.

Nella messa celebrata a Palexpo, papa Francesco ha invitato i fedeli a dare prova di solidarietà con le persone più vulnerabili, un tema su cui ha insistito nel corso di tutta la giornata. Nell’omelia ha anche sottolineato i benefici del perdono degli ultimi decenni tra cristiani.

Il pontefice ha poi invitato alla sobrietà, recuperando la semplicità della vita, oggi come “drogata”: “si corre dal mattino alla sera, tra mille chiamate e messaggi, incapaci di fermarsi davanti ai volti, immersi in una complessità che rende fragili e in una velocità che fomenta l’ansia. S’impone una scelta di vita sobria, libera dalle zavorre superflue”.

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