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GR: Legge sull’energia divide la Commissione

La Legge sull'energia non fa l'unanimità nei Grigioni KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) L’attesa revisione della Legge sull’energia non fa l’unanimità nei Grigioni. La sinistra chiede misure più incisive per colmare il divario accumulato dal Cantone a livello di incentivi per il risanamento di vecchi immobili. Il Parlamento se ne occuperà in febbraio.

Buona parte dei deputati rinvia a una presa di posizione che sarà diramata giovedì dalla competente Commissione cantonale per l’ambiente, i trasporti e l’energia. Fra tutti il presidente Emil Müller (Pbd) invita i giornalisti a pazientare ancora qualche giorno: “Così è stato deciso d’intesa con il governo”.

Qualche indiscrezione sull’atteso piano elaborato dal Cantone per allinearsi alla Strategia energetica 2050 della Confederazione in materia di efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili tuttavia traspare. Su qualche aspetto le perplessità sollevate dai socialisti Franziska Preisig e Beat Deplazes, che chiedono maggior coraggio da parte del Governo retico, sono condivise dal liberale-democratico Werner Natter.

A dividere la Commissione vi è l’impegno richiesto dal Cantone ai Comuni. La maggioranza non vedrebbe di buon occhio misure più severe per non gravare eccessivamente sui Comuni di periferia, già confrontati – si ritiene – con una serie di difficoltà sul piano economico e demografico. Direttive troppo vincolanti per il risanamento degli edifici rischierebbero di scoraggiare il ritorno di famiglie nelle case ereditate dai propri avi nelle valli, una tendenza auspicata per frenare lo spopolamento, secondo la maggioranza della Commissione rappresentata da PBD, PLD, PPDC, UDC. Meglio, si ritiene dunque, una revisione della Legge più liberale, anche perché eviterebbe di caricare gli enti locali di ulteriore burocrazia.

La volontà di attendere le conclusioni della revisione della pianificazione attualmente in corso è un altro elemento sollevato dalla maggioranza a sostegno delle misure studiate dal Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste diretto dal consigliere di Stato Mario Cavigelli.

A metter maggior pressione sul governo retico in materia di politiche energetiche è stato, ricordiamo, uno studio condotto a livello nazionale dal WWF nel settore degli immobili. Secondo questa graduatoria, resa pubblica questa estate, i Grigioni figuravano con altri Cantoni nella parte più bassa a livello di politiche energetiche. Nel maggio dello scorso anno dalle fila del PS era stato inoltre presentato un incarico, approvato a giugno in parlamento, che chiedeva un piano d’azione “Green Deal per i Grigioni” contro i cambiamenti climatici.

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