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Gigante cinese Fosun per salvare Thomas Cook

Il fondo d'investimento cinese Fosun entra in campo per salvare il grande tour operator britannico Thomas Cook. KEYSTONE/EPA/ARMANDO BABANI sda-ats

(Keystone-ATS) Il fondo d’investimento cinese Fosun entra in campo con un’offerta da 750 milioni di sterline (circa 835 milioni di euro) per salvare il grande tour operator britannico Thomas Cook dal fallimento e assumerne il controllo con programmi severi di ristrutturazione.

Lo riportano i media del Regno precisando che la proposta di ricapitalizzazione è al momento all’esame del consiglio d’amministrazione dell’azienda – i cui titoli hanno subito stamattina un tracollo iniziale alla Borsa di Londra – ma appare una sorta di ultima chance.

Fosun possiede già il 17% di Thomas Cook, da cui dipende anche l’omonima compagnia aerea turistica, mentre nello stesso settore ha preso dal 2015 il pieno controllo della francese Club Med. Il fondo cinese, nato a Shanghai e quotato a Hong Kong, è un colosso i cui asset sfiorano secondo le stime i 100 miliardi di dollari. I suoi interessi spaziano dall’industria farmaceutica, a quella mineraria, all’acciaio, alle assicurazioni, oltre che al turismo. Possiede inoltre la squadra inglese di calcio di Premier League del Wolverhampton.

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