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ETH: scuse del nuovo presidente Mesot dopo casi di abuso di potere

Jöel Mesot KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) L’ETH di Zurigo esige il licenziamento di una professoressa d’astronomia accusata di aver tiranneggiato i dottorandi a lei affidati. Il presidente Joël Mesot ha annunciato oggi una serie di misure che serviranno ad evitare il ripetersi di casi analoghi.

Nella sua prima conferenza stampa in qualità di presidente del Politecnico federale di Zurigo (ETH), Mesot non si è potuto occupare di argomenti scientifici. L’attualità lo ha obbligato a prendere posizione sui casi che negli ultimi due anni hanno interessato dottorandi e studenti che hanno lamentato umiliazioni, mancanza di rispetto o “mobbing” da parte di alcuni professori.

Lo scorso 31 ottobre, l’allora dell’ETH Lino Guzzella aveva presentato i risultati di un’inchiesta amministrativa secondo la quale la professoressa in questione ha avuto “un comportamento grave e iniquo”. Ora la direzione dell’ETH ha formalmente chiesto al Consiglio dei Politecnici federali (PF) di licenziare la professoressa.

Un simile licenziamento non è cosa facile, ha sottolineato Mesot. La relativa ordinanza prevede che una commissione ad hoc decida sulla proporzionalità della misura. La sua raccomandazione sarà in seguito trasmessa al presidente del consiglio dei Politecnici che sarà chiamato a prendere una decisione.

Nel caso specifico, la commissione ha ritenuto che il licenziamento non fosse giustificato da un punto di vista giuridico, perché la professoressa è stata avvertita in ritardo dei rimproveri che le venivano rivolti e non ha avuto la possibilità di adattare il suo comportamento.

La medesima commissione è però arrivata pure alla conclusione che le accuse contenute nel rapporto d’inchiesta sono “in gran parte vere” e che il comportamento della professoressa era “inaccettabile”. Per questi motivi, il presidente e la direzione dell’ETH hanno comunque deciso di porre fine al rapporto di lavoro con la professoressa.

La direzione dell’ateneo era venuta a conoscenza nel febbraio 2017 delle accuse relative a un comportamento non tollerabile nei confronti dei subalterni. Nel giro di alcuni giorni tutti i dottorandi interessati sono stati affidati ad altri professori. In un secondo tempo l’istituto di astronomia diretto dalla professoressa è stato chiuso: dal primo settembre 2017 è stato unito a quello di fisica delle particelle per creare il nuovo istituto di fisica delle particelle e astrofisica.

L’ETH ammette errori

Nel maggio 2018, il Politecnico si è visto confrontato con nuove accuse di mobbing rivolte a professori. Alla fine di gennaio, la stampa ha riferito di un professore che non ha rispettato il codice di condotta interno e non ha saputo distinguere in modo adeguato fra rapporti personali e rapporti professionali con gli studenti.

Su questa vicenda non si conoscono altri dettagli, ma il presidente Mesot ha chiesto scusa davanti ai media con queste parole: “A nome del Politecnico di Zurigo, mi scuso con tutti coloro che sono stati sottoposti a un trattamento riprovevole da parte dei loro superiori”.

Anche l’ETH ha commesso errori, ha sottolineato Joël Mesot. Di fronte alle informazioni concrete, i meccanismi di controllo non sempre hanno funzionato in modo ottimale. Per questo motivo le strutture e i processi saranno adattati. Massima priorità sarà data alle misure necessarie nei settori della prevenzione e della gestione, nonché alla gestione pratica delle situazioni di conflitto. Particolare attenzione sarà inoltre dedicata alla supervisione dei dottorandi, che dovranno essere seguiti da almeno due persone.

Gli effettivi dell’ufficio incaricato di mediare in caso di conflitti sono stati aumentati da due a tre persone. Dalla prossima estate il trattamento delle segnalazioni e dei reclami sarà ristrutturato e accelerato. La gestione dei casi sarà inoltre trasferita gradualmente ad un team specializzato.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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