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Emicrania dei ragazzi, farmaci non sono meglio di un placebo

L'emicrania è un problema che interessa anche i ragazzi. KEYSTONE/EPA EFE/MIGUEL GUTIERREZ sda-ats

(Keystone-ATS) Nel caso di bambini e giovani i trattamenti farmacologici contro l’emicrania non sono più efficaci di un placebo in un’ottica a lungo termine. È quanto emerge da uno studio internazionale pubblicato sulla rivista americana JAMA Pediatrics.

L’emicrania non colpisce solo gli adulti, bensì anche bambini e adolescenti: costoro reagiscono però in modo diverso ai medicinali, afferma l’Università di Basilea in un comunicato odierno. Il trattamento profilattico dell’emicrania può includere diversi preparati: per esempio anti-infiammatori, antipertensivi, vasocostrittori o antiepilettici. Per quanto riguarda i bambini finora la prescrizione si è basata in gran parte su dati provenienti da ricerche incentrate sugli adulti.

Gli autori dello studio reso noto oggi hanno quindi condotto una meta-analisi setacciando 23 ricerche condotte tra il 1967 e il 2018 su un totale di 2200 pazienti. Risultato: per quanto riguarda bambini e giovani nell’uso di farmaci non si osservano risultati significativi superiori a quelli di un placebo sul lungo periodo, vale a dire oltre i 5-6 mesi. E solo due medicinali si sono rivelati efficaci a breve termine.

Secondo i ricercatori basilesi – che hanno collaborato con colleghi americani e tedeschi – sono necessari ulteriori studi per identificare i fattori che determinano la risposta individuale ai trattamenti.

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