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Dopo votazioni: nessuna concessione da Bruxelles su accordo quadro

Bruxelles ha accolto favorevolmente il risultato delle votazioni federali svoltesi ieri in Svizzera. Tuttavia l'Unione europea non farà nessuno sconto alla Confederazione sull'accordo quadro in seguito ai due "sì" alle urne (foto simbolica) Keystone/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Bruxelles ha accolto favorevolmente il risultato delle votazioni federali svoltesi ieri in Svizzera.

Tuttavia l’Unione europea non farà nessuno sconto alla Confederazione sull’accordo quadro in seguito ai due “sì” alle urne, ha dichiarato oggi un portavoce della Commissione europea.

Gli Svizzeri hanno accolto ieri sia la revisione della legge sulle armi sia il progetto di riforma fiscale e finanziamento dell’AVS (RFFA). Prima dello scrutinio la Commissione europea aveva chiaramente sottolineato di attendersi che “il Consiglio federale approvi l’accordo quadro negoziato tra la Svizzera e l’UE nel novembre scorso”.

“Non vediamo che cosa si potrebbe ancora negoziare. Tutti gli Stati membri dell’UE sostengono d’altronde questa posizione”, ha aggiunto il portavoce, precisando che “ora è possibile che l’accordo sia mandato in porto entro la fine dell’estate”.

In Svizzera, diversi partiti e organizzazioni hanno chiesto che l’accordo quadro venga rinegoziato con Bruxelles o perlomeno che venga aggiunto un protocollo addizionale che chiarifichi taluni punti.

Quanto a sapere se Berna sia tolta dalla lista grigia dei paradisi fiscali in seguito all’accettazione della riforma sull’imposizione delle imprese, il portavoce ha indicato che “ciò è di competenza degli Stati membri”.

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