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Domani Golden Globes vegani e tra polemiche

I Golden Globes verranno assegnati domani notte. KEYSTONE/AP/PM sda-ats

(Keystone-ATS) Anche se Joaquin Phoenix non strapperà il premio come migliore attore nella notte tra il 5 e il 6 gennaio ai Golden Globes, la star di “Joker”, che è anche un attivista per i diritti degli animali, uscirà soddisfatto dalla serata al Beverly Hilton.

Per la prima volta nei 77 anni di storia dei premi, il menu sarà infatti interamente vegano. La scelta della Hollywood Foreign Press è all’insegna della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico, ha detto il presidente della associazione, Lorenzo Soria, all’Hollywood Reporter: “Non cambieremo il mondo con una cena, ma è un piccolo passo verso una maggiore consapevolezza”.

Nella serata, in onda negli Usa su Nbc, sono in palio 25 premi spesso considerati precursori degli Oscar. Champagne “vegan friendly”, acqua in bottiglie di vetro. Perfino il red carpet verrà riciclato per altri eventi, anche se l’iniziativa è una goccia nel mare nel tentativo di azzerare il “carbon print” del primo della stagione dei premi: oltre un migliaio di ospiti arriveranno domani soltanto in auto o in jet e dei piatti portati in tavola, almeno la metà non verranno consumati.

Padrone di casa per la quinta volta non consecutiva il comico britannico Ricky Gervais, i Golden Globes 2020 arrivano tra le polemiche: a dispetto dell’ultimo studio della University of Southern California secondo cui nella top 100 ai botteghini i film di registe donne sono in netta ascesa, nessuna donna è stata candidata al premio per la miglior regia.

Greta Gerwig di “Piccole Donne” si e’ detta “triste” per l’esclusione del suo film (in gara con Saoirse Ronan tra le migliori attrici e la colonna sonora di Alexandre Desplat) che la accomuna a Robert De Niro, snobbato come miglior attore dopo la performance in “The Irishman” (ma è candidato come produttore). Tom Hanks, in gara come supporting actor per “A Beautiful Day in the Neighborhood”, riceverà il premio Cecil B. DeMille Award alla carriera e Ellen DeGeneres quello per la tv.

Stando alle nomination, Netflix potrebbe rubare il mazzo grazie alle sei candidature di Storia di un matrimonio (Marriage Story), alle cinque di “The Irishman”, ai “Due Papi” e alla commedia con Eddie Murphy “Dolemite Is My Name”. In tutto la piattaforma di Los Gatos ha ottenuto 34 nominations: 17 per i suoi film (nove più della Sony) e l’altra metà per la tv, avanti di due lunghezze su Hbo.

Per la tv guidano il gruppo “Chernobyl” (Hbo), “The Crown” e “Unbelievable” (entrambi Netflix) con quattro candidature a testa. Per il miglior regista la battaglia sembra essere tra Martin Scorsese, Quentin Tarantino con “C’era una volta a Hollywood” (una delle cinque nominations) e il coreano Bong Joon Ho per “Parasite”, quest’ultimo il favorito degli allibratori britannici ma anche dei critici del New York Times e il superfavorito comunque per il miglior film straniero.

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