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Coronavirus: Baudo, non esco da un mese

Pippo Baudo vorrebbe che si mandasse in onda le vecchie edizioni di Fantastico, Canzonissima per tenere alto il morale degli Italiani in questo difficile momento KEYSTONE/EPA/CLAUDIO ONORATI sda-ats

(Keystone-ATS) Pippo Baudo, il principe della tv italiana, 83 anni, “da un mese” è chiuso in casa. “Che esco a fare? I cinema, i teatri, le mostre, i ristoranti sono chiusi”.

Lo ha raccontato lo stesso conduttore siciliano, intervenuto in collegamento telefonico a un talk show di Rai Radio1 condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

“Ma che fai – hanno chiesto i conduttori – non esci neanche per una passeggiata?”. “No, mi devo preservare, non posso. Mi muovo in casa, allungo le gambe, passeggio, leggo un libro, ascolto la musica, guardo la televisione”, la risposta. “Cosa guardi in tv?”. “Ieri Montalbano, L’altro capo del filo, lo avevo già visto. Ma c’è poco da vedere”.

Ma secondo Pippo Baudo ci vorrebbe più intrattenimento? “Ovviamente l’informazione è fondamentale, ma il pubblico ha bisogno di distrarsi, questi programmi senza pubblico con gli ospiti da remoto… è come andare in bicicletta e ascoltare uno che sta in auto”. E tu cosa proponi? “Ma io l’ho già proposto: perché non rimandate in onda le vecchie edizioni di Fantastico, Canzonissima, ma non quelle dove c’ero solo io, anche quelle con Corrado, la Parisi, la Cuccarini, la Martinez… Non dimentichiamo che a quei tempi avevamo ospiti internazionali di grandissima portata come ad esempio Madonna, per citarne una”.

Ma Baudo durante la giornata si è dato alla cucina? “Sono sempre stato negato”, ha ammesso il conduttore. “Mi sento tutti i giorni con mia figlia che vive a Milano ed è la prima persona che vorrei andare a trovare quando questa emergenza finirà, lei e i suoi figli, i miei due amatissimi nipotini, un maschio e una femmina, Nicole e Nicolas”. Ma si chiamano uguali? “L’ho suggerito io, essendo gemelli”.

Comunque il pensiero di Baudo va sempre a questa emergenza sanitaria di proporzioni enormi, un nemico invisibile, a tutto quello che ha provocato e continua a provocare. Cosa gli manca di più? “Oltre a mia figlia e ai miei nipoti, la mia Sicilia ovviamente”. Infine una canzone di speranza, Oltre l’arcobaleno cantata da Judy Garland: il testo della canzone parla invita le persone a non farsi fermare dalle difficoltà della vita, e il grande Pippo intona alcune note, nonostante un po’ di raucedine, in inglese.

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