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Coronavirus: amori transfrontalieri alla “ramina” elvetico-tedesca

In un tratto del confine le coppie si possono anche abbracciare. KEYSTONE/dpa/Felix Kästle sda-ats

(Keystone-ATS) Amori transfrontalieri, amori quasi proibiti in tempi di Covid-19: circa 100 persone si sono trattenute nella sola giornata di ieri da una parte e dall’altra della divisione metallica che separa da circa 2 settimane la svizzera Kreuzlingen (TG) e la tedesca Costanza.

La zona è normalmente liberamente transitabile per pedoni e ciclisti, ma ora un confine fisico divide le coppiette. “È dura”, confida all’agenzia tedesca Dpa Peter Lorenz, un impiegato tecnico di Überlingen (D) che ha la fidanzata nella Confederazione. Se non si è sposati, non si può superare la frontiera. “È permesso solo incontrarsi sul confine, è un po’ come ai tempi della DDR”.

Ogni cinque giorni Lorenz e la sua ragazza fanno lunghi viaggi in auto per potersi abbracciare attraverso un punto accessibile della rete (“ramina” in italiano regionale ticinese). Non sono i soli a farlo. E tutti hanno la stessa speranza: “che il coronavirus sparisca rapidamente”.

Su entrambi i lati del confine la polizia sorveglia la situazione, facendo in modo che non si riuniscano troppe persone. Un portavoce delle forze dell’ordine tedesche di Costanza ha indicato alla Dpa che comunque finora, almeno per quanto concerne la parte germanica, non vi è stato nulla da contestare.

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