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Coree: 89 sudcoreani varcano confine per riunione famiglie separate

Un 101enne si appresta a partire per incontrare i propri parenti al di là del confine KEYSTONE/EPA YNA / POOL/YONHAP / POOL sda-ats

(Keystone-ATS) Prima riunione delle famiglie separate dalla guerra di Corea (1950-1953) dal 2015.

Un gruppo di 89 sudcoreani – per la maggior parte ultraottantenni – ha superato oggi il confine con la Corea del Nord, per un incontro con i propri parenti in un albergo sul Monte Kumgang.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Yonhap, le famiglie si incontreranno sei volte, per un totale di 11 ore, nei tre giorni di permanenza in Corea del Nord.

Dal 2000, anno del primo vertice intercoreano ci sono stati 20 incontri di famiglie separate, ha ricordato la Yonhap. Quello di oggi è stato concordato nel summit del 27 aprile scorso tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in ed il leader nordcoreano Kim Jong un.

Un primo gruppo di cittadini di Seul ha lasciato Sokcho, nel nordest della Corea del Sud, questa mattina per raggiungere il resort verso le 13:00 locali (6:00 in Svizzera) dopo aver attraversato il confine a Goseong, secondo quanto riferito dal ministero dell’Unificazione sudcoreano.

Se Seul ha designato 89 persone per il primo turno di riunioni, la Corea del Nord ne ha scelte invece 83 per il secondo: i partecipanti, nel rigido protocollo concordato, potranno riunirsi in sei occasioni con i familiari separati.

A oltre 60 anni dalla fine della Guerra di Corea, il numero di potenziali partecipanti si riduce sempre più, dato che si tratta in prevalenza di ultraottantenni, secondo il ministero.

Le prime riunioni furono definite dalle Coree nel 1985, con un passo accelerato dopo il primo summit Sud-Nord de 2000: da allora, includendo le iniziative via video, oltre 20’000 persone hanno potuto rivedere i propri familiari nel calcolo fino a ottobre 2015, fino a oggi l’ultima occasione prima del graduale deterioramento dei rapporti tra Seul e Pyongyang.

Il ministero ha stimato a fine maggio in 56’890 i cittadini residenti al Sud di famiglie separate dalla Guerra di Corea.

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