Prospettive svizzere in 10 lingue

Corea Nord a Onu, parole Trump “incoscienti e violente”

Il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-ho (foto d'archivio). KEYSTONE/EPA/FRANCIS R. MALASIG sda-ats

(Keystone-ATS) “Le parole incoscienti e violente di uno chiamato presidente degli Stati Uniti hanno indignato il popolo nordcoreano”: lo ha detto il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-ho intervenendo all’assemblea generale delle Nazioni Unite.

“Anche Trump è in missione suicida. Se dovesse succedere qualcosa al nostro popolo le conseguenze saranno oltre ogni aspettativa”: ha detto ancora il ministro degli esteri nordcoreano.

Quest’ultimo ha precisato che probabilmente Trump “non realizza quello che esce dalla sua bocca, ma noi ci assicureremo che avrà delle conseguenze che andranno molto oltre le sue parole”.

“Dovranno pensarci due volte prima di lanciare offensive militari”, ha aggiunto, sottolineando come Pyongyang “non ha intenzione di usare armi contro i Paesi che non si uniscono agli Usa”. Ha invece puntato il dito su Corea del Sud e Giappone. E ha accusato l’Onu di “un fallimento legato a vecchie pratiche non democratiche nel Consiglio di sicurezza”.

Donald Trump è una persona “mentalmente disturbata”, ha aggiunto Ri Yong Ho, parlando all’Assemblea Generale dell’Onu, riferendosi ironicamente a “quello che viene chiamato presidente degli Stati Uniti”. Ri lo ha anche chiamato “Commander in grief” invece di Commander in Chief, ossia “Comandante nel dolore”.

Le parole di Donald Trump all’Onu hanno reso il lancio di un missile sul territorio americano “ancora più inevitabile”, ha minacciato il ministro degli esteri nordcoreano. Trump, ha aggiunto, “sta tentando di trasformare le Nazioni Unite in un “covo di gangster” dove “lo spargimento di sangue è all’ordine del giorno”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR