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Clima: Cop23 chiude e fissa percorso revisione impegni Stati

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier (L) e il primo ministro delle Fiji Frank Bainimarama (R) durante una cerimonia (archivio) KEYSTONE/EPA/RONALD WITTEK sda-ats

(Keystone-ATS) La Conferenza Onu sul clima di Bonn (Cop23) si è conclusa nelle prime ore di stamani, dopo una maratona notturna di negoziati sui dettagli tecnici dell’applicazione dell’Accordo di Parigi del 2015.

Non ci sono risultati eclatanti, solo la definizione delle procedure per arrivare alla revisione degli impegni degli stati per il taglio delle emissioni di gas serra.

Questi impegni, presi a Parigi due anni fa, sono insufficienti per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo stesso (mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi dai livelli pre-industriali, possibilmente entro 1,5 gradi) e devono essere aggiornati.

Questa revisione sarà l’obiettivo della prossima Conferenza Onu sul clima, la Cop24 di Katowice, in Polonia, nel novembre 2018. L’aggiornamento dei target nazionali di decarbonizzazione dovrà permettere all’Accordo di Parigi, quando entrerà in vigore nel 2020, di raggiungere almeno il suo obiettivo minimo.

Il premier delle Fiji, Frank Bainimarama, che ha presieduto la conferenza, ha chiuso i lavori alle sette del mattino. Bainimarama ha lodato i delegati per aver messo a punto le regole per l’applicazione dell’accordo di Parigi e aver definito un percorso per i paesi per aumentare i loro obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra nei prossimi anni.

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