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CF: Brexit, accordo con Regno Unito in consultazione

La Svizzera intende mantenere la maggior parte delle attuali relazioni commerciali con il Regno Unito anche dopo la Brexit. KEYSTONE/AP/FRANK AUGSTEIN sda-ats

(Keystone-ATS) Mantenere la maggior parte delle attuali relazioni commerciali con il Regno Unito anche dopo la Brexit. È questo lo scopo dell’Accordo commerciale posto oggi in consultazione dal Consiglio federale.

Il Regno Unito rappresenta per la Svizzera un importante partner commerciale, viene ricordato in un comunicato governativo. Nel 2018 il mercato britannico occupava il sesto posto nella classifica dei principali Paesi per le esportazioni svizzere (8,8 miliardi di franchi). Oggi le strette relazioni commerciali tra i due Paesi si basano essenzialmente sugli accordi bilaterali conclusi dalla Svizzera con l’Unione europea (Ue), i quali cesseranno però di essere applicabili al Regno Unito quando quest’ultimo lascerà l’Ue.

L’Accordo commerciale, sottoscritto lo scorso 11 febbraio dal consigliere federale Guy Parmelin e dal ministro britannico per il commercio internazionale Liam Fox, riprende ampiamente i diritti e gli obblighi economici vigenti ora. Prevede inoltre l’avvio di consultazioni esplorative per lo sviluppo delle relazioni bilaterali.

I capi di Stato e di governo dell’Ue hanno rimandato il recesso del Regno Unito al più tardi al 31 ottobre. Non si può tuttavia escludere, sottolinea l’esecutivo, un “divorzio” senza accordo. L’intesa siglata con Londra scongiura il rischio di un vuoto giuridico e tiene conto dei diversi scenari che si delineano.

A causa dell’attuale clima di incertezza sulla data effettiva della Brexit e della persistente eventualità di un recesso disordinato (il cosiddetto “no-deal”), il Consiglio federale prevede la possibilità di un’applicazione provvisoria dell’Accordo commerciale. Le commissioni parlamentari competenti sono già state consultate in proposito e hanno espresso parere favorevole.

La consultazione sull’intesa durerà fino al prossimo 5 settembre. In autunno il governo sottoporrà poi al Parlamento il rispettivo messaggio. La decisione odierna rientra nell’ormai nota strategia “Mind the Gap”, con la quale la Svizzera intende garantire il più possibile i diritti e gli obblighi attuali dopo la Brexit.

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