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Centrale Leibstadt di nuovo ferma, Germania critica riattivazione

La torre della centrale di Leibstadt KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La riattivazione, ieri, della centrale nucleare di Leibstadt, nel canton Argovia, dopo sei mesi di stop a causa di complicazioni tecniche non preoccupa solo organizzazioni ambientaliste e partiti: anche la Germania ha espresso il proprio scetticismo.

Nel frattempo, a causa di un problema tecnico manifestatosi già ieri in tarda serata, l’impianto è di nuovo fermo.

Il ministero tedesco dell’ambiente intende incontrare rappresentanti dell’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) per ottenere chiarimenti in merito alle ragioni tecniche che hanno portato alla decisione di riallacciare l’impianto alla rete elvetica di approvvigionamento elettrico.

A criticare oggi la decisione è principalmente Rita Schwarzelühr-Sutter, sottosegretario di Stato parlamentare presso il ministero tedesco dell’ambiente, della tutela della natura, dell”edilizia e della sicurezza nucleare. Secondo la deputata socialdemocratica, è “deplorevole” che la centrale possa tornare in attività “anche se le cause dei danni rilevati agli elementi del reattore non sono del tutto chiarite”.

Schwarzelühr-Sutter ha quindi esortato il suo ministero a cercare il dialogo con l’IFSN per vederci chiaro: la speranza è che un colloquio avvenga al più presto, “poiché la popolazione tedesca nelle regioni di confine con la Svizzera è molto preoccupata”.

La riattivazione, ieri, della centrale ha suscitato le critiche di diciannove tra organizzazioni politiche e partiti, tra cui WWF, Greenpeace, Pro Natura, PS e Verdi. Anche il Land tedesco del Baden-Württemberg e di quello austriaco del Vorarlberg hanno recentemente chiesto chiarezza sulle cause del problema tecnico.

Nel frattempo l’impianto ha dovuto essere fermato dopo poche ore di attività a causa di un problema al sistema di scarico dei gas in un settore non nucleare. Lo ha comunicato oggi la società Kernkraftwerk Leibstadt (KKL) che gestisce la centrale.

L’arresto è stato fatto manualmente ieri sera alle 23.30 circa, precisa l’IFSN in un comunicato: i rilevamenti effettuati attorno alla centrale non hanno segnalato alcun aumento della radioattività. L’autorità di sorveglianza della Confederazione ha quindi classificato l’incidente a livello “0” sulla scala internazionale di pericolo per la popolazione e per l’ambiente.

La battuta di arresto è intervenuta a poche ore dall’allacciamento alla rete di approvvigionamento elettrico della centrale dopo un fermo di circa sei mesi. Secondo i gestori dell’impianto, l’incidente di ieri sera non ha tuttavia nulla a che vedere con i segni di ossidazione rilevati nell’agosto 2016 su 47 dei 648 elementi combustibili che costituiscono il cuore del reattore e che avevano portato all’interruzione delle attività dell’impianto.

Secondo la KKL, la centrale tornerà operativa lunedì.

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