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Caso Mörgeli: licenziamento “talpa” è arbitrario

L'ex consigliere nazionale zurighese dell'UDC Christoph Mörgeli KEYSTONE/PATRICK HUERLIMANN sda-ats

(Keystone-ATS) Il licenziamento della professoressa Iris Ritzmann – la “talpa” che ha dato il via al cosiddetto “caso Mörgeli” – da parte dell’Università di Zurigo è arbitrario. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo cantonale zurighese.

Ritzmann aveva trasmesso al Tages-Anzeiger nel 2012 documenti confidenziali sull’operato dell’ex consigliere nazionale zurighese dell’UDC Christoph Mörgeli quando questi era direttore del Museo di storia della medicina dell’Università.

La procura zurighese aveva aperto un dossier contro Ritzmann, accusata di ripetuta violazione del segreto d’ufficio per aver trasmesso al giornale i documenti confidenziali. Il Ministero pubblico aveva in seguito chiesto e ottenuto dall’Università e da autorità cantonali informazioni riguardanti tutti i suoi contatti con i media, comprese conversazioni telefoniche e scambi di e-mail.

Sulla base di queste informazioni, l’ateneo zurighese aveva sospeso Ritzmann nel novembre del 2012 per poi licenziarla nell’ottobre 2013. A fine 2014, il Tribunale distrettuale di Zurigo aveva però ritenuto irricevibili le prove raccolte dal Ministero pubblico, decisione poi confermata anche del Tribunale federale.

Visto che tali prove non sono state considerate a livello giudiziario, anche l’Università non avrebbe dovuto tenerne conto. Senza tali informazioni, l’ateneo non aveva però alcun motivo per avviare una procedura contro Ritzmann. Il suo licenziamento, per il Tribunale amministrativo di Zurigo, è quindi del tutto immotivato e dunque “arbitrario”.

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