Prospettive svizzere in 10 lingue

Brexit: May a Bruxelles, a Londra resta lo stallo

Theresa May è oggi a Bruxelles per incontri bilaterali. KEYSTONE/EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA sda-ats

(Keystone-ATS) Resta difficile da districare “lo stallo” nel Parlamento britannico dopo il voto di fiducia strappato ieri sera in casa Tory da Theresa May, confermata leader del partito coi voti di 200 suoi deputati contro 117.

La premier è oggi a Bruxelles per incontri bilaterali con il collega irlandese Leo Varadkar e con Donald Tusk a margine del Consiglio Europeo e insiste per ottenere rassicurazioni aggiuntive sul backstop per l’Irlanda del Nord, prima di sottoporre alla ratifica della Camera dei Comuni – rinviata per ora sine die – l’accordo di divorzio raggiunto a novembre. Ma le divisioni nel suo partito e a Westminster permangono tutte.

Le forze di opposizione liquidano il voto dei deputati Tory come irrilevante, mentre nello stesso partito della premier i brexiteers radicali guidati da Jacob Rees-Mogg non riconoscono la sconfitta e rifiutano di riallinearsi, al pari di alcuni eurofili ultrà come Jo Johnson, fratello ‘pro Remain’ di Boris.

Secondo Sarah Wollaston, deputata Tory filo-Ue e brexiteer pentita, “lo stallo in Parlamento” dovrebbe suggerire un’apertura sul referendum bis. Ma May resta contraria e stando ai calcoli più accreditati la verità è che al momento ai Comuni non ci sarebbe maggioranza su nulla: né sull’accordo May, né su un ipotetico piano B più soft (con una Brexit modello ‘Norvegia plus’), né in favore d’un secondo referendum e tanto meno per il ‘no deal’ sbandierato dai falchi alla Rees-Mogg.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR