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Borsa svizzera accelera

(Keystone-ATS) La borsa svizzera accelera con l’indice SMI che a due ore dalla chiusura segna un incremento dell’1,39% a 8’836,05 punti, mentre l’indice complessivo SPI sale dell’1,36% a quota 10’321,59.

Stando agli operatori la spinta verso l’alto, manifestatasi già ieri, è da collegare ai timidi passi avanti fatti nella risoluzione della controversia commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina. Il presidente Donald Trump ha detto in un’intervista che colloqui con Pechino sono già in corso e che si stanno prendendo in considerazione incontri ad alto livello. L’inquilino della Casa Bianca calcola inoltre che la Cina ridurrà presto le tariffe sulle importazioni di automobili statunitensi.

Sulla piazza zurighese l’attenzione è puntata oggi su Credit Suisse, che in occasione della giornata degli investitori ha annunciato un vasto programma di riacquisto di azioni proprie nei prossimi due anni. Il titolo in borsa sta guadagnando l’1,95%. Trend al rialzo anche per Julius Bär (+2,60%) e UBS (+1,62%).

In forte ascesa tra i titoli ciclici ABB (+4,11%) in scia a notizie di un’acquisizione della divisione reti elettriche del gruppo industriale da parte del conglomerato giapponese Hitachi.

Tutti positivi i pesi massimi difensivi, con Roche (+1,72%) che fa meglio di Novartis (+0,78%) e Nestlé (+0,61%). Gli ordini di acquisto stanno interessando anche i titoli con elevate aspettative di dividendo come Swiss Re (+1,08%) e Swisscom (+0,99%).

Sul mercato allargato Temenos, che ha preso il controllo di una società negli Stati Uniti, sta salendo del 5,25%. La società farmaceutica basilese Santhera, che ha registrato nei primi nove mesi dell’anno una perdita netta di 39,9 milioni di franchi – in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – sta scivolando dell’11,31%.

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