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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,75%

(Keystone-ATS) Grazie a un colpo di reni nel finale la borsa svizzera ha chiuso in solido rialzo una seduta poco movimentata: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8661,53 punti, in progressione dello 0,75% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,68% a 9608,07 punti.

Il mercato era subito partito bene, favorito da Wall Street, che ieri ha messo termine a una striscia negativa di otto sedute, grazie al dato sulla fiducia dei consumatori Usa salito ai massimi da 16 anni. Il movimento è stato poi favorito nel pomeriggio della ripresa del corso del dollaro, dopo che un esponente della Federal Reserve si è espresso per 1-2 rincari supplementari dei tassi nel 2017.

“L’atmosfera si è rasserenata: la gente vuole tornare a comprare”, ha affermato un operatore. Gli investitori non sembrano intenzionati a lasciarsi influenzare né dagli insuccessi politici del presidente americano Donald Trump, né dalle incertezze relative alla Brexit, il cui processo ha preso avvio ufficialmente oggi. Più importante viene ritenuto il fatto che la congiuntura mondiale appaia in ripresa.

Sul fronte interno sorvegliata speciale era Roche (+0,91% a 255,40 franchi), dopo il via libera dell’autorità sanitaria statunitense FDA al medicinale Ocrevus, un preparato per la cura della sclerosi multipla. Nello stesso comparto farmaceutico hanno convinto ancora di più Novartis (+1,02% a 74,50 franchi) e Actelion (+1,24% a 277,80 franchi). Ha invece inizialmente frenato il listino il peso massimo Nestlé (+0,71% a 77,60 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i bancari UBS (+1,15% a 15,78 franchi), Credit Suisse (+0,54% 14,90 franchi) e Julius Bär (-0,08% a 49,66 franchi), che hanno almeno in parte indirettamente beneficiato di uno sguardo più benevolo dell’agenzia di rating S&P sugli istituti tedeschi. Nello stesso comparto finanziario accenti diversi sono stati mostrati dagli assicurativi Swiss Life (+1,41% a 322,70 franchi), Zurich (-0,56% a 281,90 franchi) – che soffre per un cambiamento di raccomandazione da parte di Baader Helvea – e Swiss Re (+0,23% a 88,85 franchi).

Tendenzialmente rallegrante è stato l’andamento dei valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+0,30% a 23,22 franchi), LafargeHolcim (+0,52% a 57,60 franchi) e Geberit (+0,18% a 438,00 franchi): solo Adecco (-0,29% a 69,20 franchi) si è smarcata. Nel segmento del lusso Swatch (+0,74% a 352,50 franchi) è apparsa un po’ meno tonica di Richemont (+1,29% a 78,50 franchi). Syngenta (+1,29% a 439,50 franchi) ha approfittato di un giudizio di Deutsche Bank.

Completano il quadro delle blue chip Givaudan (-0,17% a 1787,00 franchi), SGS (+0,62% a 2114,00 franchi) e Swisscom (-0,02% a 456,10 franchi).

Nel mercato allargato Vaudoise (invariata a 516,50 franchi) ha informato sull’esercizio 2016. Leonteq (+4,16% a 41,35 franchi) ha continuato a progredire, dopo aver già guadagnato il 5% ieri: dall’inizio di marzo il corso dell’azione, estremamente volatile, è salito del 60%.

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