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Anche il telescopio Hubble tra le vittime dello shutdown Usa

Il telescopio spaziale Hubble, fotografato nel 2009 dall'equipaggio della navetta Atlantis. sda-ats

(Keystone-ATS) C’è anche il telescopio Hubble tra le vittime dello shutdown negli Stati Uniti.

Il più celebre dei telescopi spaziali è in attesa della riparazione di un problema elettronico della sua fotocamera principale, la Wide Field Camera 3. Si tratta del più importante strumento di Hubble, al quale si devono risultati eccezionali, come la prima osservazione di Ultima Thule, ai confini del Sistema solare, il corpo celeste raggiunto a Capodanno dalla sonda New Horizons della Nasa, l’agenzia spaziale degli Usa.

Il blocco dei finanziamenti alla maggior parte delle agenzie governative degli Usa, come la Nasa, potrebbe complicare gli sforzi per risolvere il problema, ma i funzionari sono ottimisti sul fatto che la telecamera sarà ripristinata, ha detto Tom Brown, responsabile dell’ufficio responsabile della missione e dello Space Telescope Science Institute di Baltimora.

Il gruppo che gestisce Hubble è infatti ancora in servizio, ma i dipendenti della Nasa che ne fanno parte lavorano senza paga. A complicare le cose c’è il fatto che alcuni esperti della fotocamera, che potrebbero aiutare a risolvere il problema, sono in congedo.

Progettato per fare osservazioni su una campo molto ampio, lo strumento è stato installato sul telescopio nel 2009 nella celebre missione di manutenzione da parte degli astronauti dello shuttle Atlantis. A quasi 29 anni dal suo lancio, Hubble continua a raccogliere dati scientifici di altissima qualità e, anche se ha cominciato a mostrare i segni dell’età, la Nasa vuole che la missione prosegua almeno fino al lancio del successore di Hubble, il James Webb Space Telescope, previsto nel 2021.

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